Dopo il rettore Pietro Navarra, anche il sindaco Renato Accorinti è pronto a stilare il bilancio dei suoi primi 100 giorni alla guida del Comune di Messina. Sabato mattina, alle ore 9.30, nella sala Falcone Borsellino di palazzo Zanca, il primo cittadino e la sua squadra di assessori – composta da Guido Signorino, Gaetano Cacciola, Filippo Cucinotta, Sergio De Cola, Daniele Ialacqua, Nino Mantineo, Patrizia Panarello e Sergio Todesco – incontreranno la stampa per fare il punto sul proprio operato e per illustrare i progetti realizzati e quelli programmati in futuro. Al termine della conferenza, il sindaco Accorinti e gli assessori comunali accoglieranno la cittadinanza, nel salone delle Bandiere, sempre a palazzo Zanca, al fine di confrontarsi su considerazioni, proposte e suggerimenti da parte dei presenti.
All’appuntamento di sabato sarà certamente presente anche il nuovo segretario generale del Comune di Messina, che si insedierà ufficialmente tra 24 ore. Domani , infatti, alle ore 11, sempre nella sala Falcone Borsellino di palazzo Zanca, il sindaco Accorinti, il vicesindaco Signorino, e l'assessore Mantineo, nel corso di una conferenza stampa, daranno il benvenuto al nuovo segretario Antonino Le Donne, che già venerdì incontrerà i dirigenti comunali per avviare la propria attività a Palazzo Zanca , nell’ambito della quale svolgerà anche il ruolo di City manager( vedi correlati).
Intanto, tornando ai cento giorni targati Accorinti, arriva il giudizio, non troppo lusinghiero, della Confesercenti di Messina, secondo cui in questi tre mesi ci sono state più ombre che luci .
In particolare, i dirigenti dell’ associazione di categoria delle piccole e medie imprese del commercio del turismo e dei servizi «hanno riscontrato – si legge testualmente in un comunicato – che a tutti gli incontri a cui hanno partecipato su invito dell’Amministrazione -per lo più tavoli tecnici- non è mai seguito un verbale dove le posizioni fossero cristallizzate, né sono seguiti atti amministrativi conseguenti favorevoli alle imprese.
Ad esempio, secondo la Confesercenti, «non sono state soddisfatte le reiterate richieste di riduzione della pressione tributaria municipale»; non c’è stata «la riduzione della pesante tassa di soggiorno ( si paga meno a Taormina! ), risultata odiosa ai turisti degli alberghi» né quella «del canone di occupazione del suolo pubblico (di gran lunga superiore a quanto si paga nella zona rossa della città di Roma dove insistono il Colosseo e la Basilica di San Pietro) e … dell’addizionale comunale all’imposta sui redditi dei cittadini. Nessuna riduzione delle aliquote sui fabbricati delle aziende e dei laboratori artigianali»
La Confesercenti rimprovera, inoltre, all’Amministrazione Accorinti di non aver prodotto, nonostante i vari incontri, neanche «un atto che possa essere salutato come favorevole alle aziende» su temi, quali: «riordino dei mercati rionali, autorizzazioni degli impianti di distribuzione dei carburanti in città, organizzazione della movida dei pubblici esercizi nella litoranea, riattivazione del servizio di refezione scolastica, regolamentazione degli impianti pubblicitari in città, modifiche regolamento per l’occupazione del suolo pubblico»
L’ associazione di categoria delle piccole e medie imprese del commercio auspica quindi «un chiaro cambio di marcia da parte del sindaco e dell’Amministrazione con iniziative concrete ed atti amministrativi che aiutino i piccoli imprenditori ed i commercianti della città, motore dell’economia cittadina». (DLT)