Inizia oggi la Tirreno-Adriatico, la cosiddetta corsa dei due mari che attraversa lo stivale da ovest ad est e che solitamente è il preludio al Giro d’Italia a maggio. Il messinese Vincenzo Nibali è alla sua tredicesima partecipazione.
Tra i partenti inoltre troviamo tutti nomi importanti dei migliori ciclisti che il panorama mondiale possa offrire. Tra tutti il favorito Tadej Pogacar della UAE Emirates, lo sloveno ha vinto il Tour lo scorso anno e si presenta da favorito in Italia.
Alle sue spalle a insidiarlo il campione del mondo Julian Alaphilippe che potrebbe provare a contendergli la leadership e Egan Bernal, il colombiano della Ineos, corridore esperto di corse a tappe. Presente anche il campione del mondo a cronometro Filippo Ganna e meritano una citazione anche Wout van Aert e Matheiu van der Poel, che negli ultimi mesi stanno scrivendo nuove pagine di ciclismo.
Le partecipazioni dello Squalo dello Stretto in questa corsa sono in doppia cifra. Per ben due volte, nel 2012 e nel 2013, lo abbiamo visto impugnare il tridente di Poseidone, il trofeo che spetta al vincitore della classifica generale.
Per quest’anno Nibali sarà sicuramente tra i protagonisti, capitano della sua formazione la Trek Segafredo, ma non tra i favoriti. Il campione messinese ha affidato ai social il suo pensiero sull’imminente corsa: “Pronti per sette giorni di fuoco alla Tirreno-Adriatico. Come sempre crederci e insistere, ogni giorno”. Le intenzioni di Nibali sono di attaccare e vedere cosa accadrà.
La Tirreno-Adriatico inizierà da Lido di Camaiore con una tappa in linea in circuito adatta ai velocisti. Poi tra l’arrivo a Chiusdino e il giorno dopo a Gualdo Tardino sarò una ghiotta occasioni per finisseur, adatti a scattare su un finale leggermente in pendenza, e fuggitivi che attaccheranno da lontano.
A Prati di Tivo e Castelfidardo, nelle tappe numero 4 e 5, si deciderà probabilmente la classifica generale, sono le tappe che faranno più selezione. Un’ultima chance per i velocisti a Lido di Fermo, prima della resa dei conti a San Benedetto del Tronto con una cronometro di 10 km. Distanza troppo esigua che però potrebbe fare la differenza in caso di distacchi minimi tra i big.