Quando si parla di tasse anche i defunti non hanno pace. A Milazzo la riscossione tributi deve affrontare un tema contingente molto serio: i contatori dell'acqua che continuano a girare – quindi a erogare un servizio che ha un costo – ma che sono intestati ai defunti. Queste situazioni, che costituiscono il 10% delle utenze totali del Comune di Milazzo, non sono state ancora "normate" nonostante l'accumularsi dei debiti.
In altre parole, tra furbetti e situazioni poco chiare, al Comune manca qualcosa come 1 milione e mezzo di euro di riscossione sui tributi erogati solo nel 2017, per un totale di 2 milioni 700 mila euro di bollette emesse. Una voragine che in tempi di dissesto, si fa fatica a giustificare. Il Sindaco ha dato mandato più volte agli uffici di risolvere il problema, da gennaio, questa la novità, le utenze non regolate verranno chiuse. Nelle 1500 utenze "fantasma" non ci sono solo defunti ma anche aziende chiuse da tempo. Insomma non sarà un gran natale per il settore idrico comunale, impegnato nella risoluzione di un problema assai serio: basti pensare che il servizio per legge deve essere messo a bilancio. Ma le entrate sono solo "virtuali" almeno sino ad oggi, visto che i ritardi dei pagamenti arrivano indietro nel tempo anche fino al 2013.