Non si placa la polemica sulla Notte Rosa. Gli organizzatori avevano rilasciato un comunicato tramite i social sulla impossibilità di ripresentare l'evento al Castello di Milazzo questa estate.
Un pretesto, secondo Salvo Presti, attuale Assessore ai Beni Culturali di Milazzo poiché: “il vero disastro sono stati gli eventi male organizzati e che hanno messo sotto stress un bene prezioso e delicato come il Complesso monumentale di Milazzo. A proposito della iniziativa dell’associazione Atheneum la verità è un’altra. Quella che eventi di questo tipo, se non supportati da una organizzazione quantitativamente significativa, oltre le presenze di rito per conferenza stampa, sono autentiche violenze per la cittadella fortificata, che – con l'organico attuale – non può ospitare iniziative di massa completamente fuori controllo. L'amatorialità dell'iniziativa mal si concilia col pregio del luogo, nonostante il credito di fiducia comunque dato all'organizzazione per la volontà politica di questa Amministrazione di ascolto di tutte le istanze del territorio e, dove possibile, pur sempre nel rispetto delle regole, a supporto delle tante manifestazioni proposte”.
L'Assessore non le manda a dire all'Associazione, negando addirittura i problemi elencati. Dalle foto pubblicate allo stesso Presti si evince che “il Castello è oggi in buone condizioni di pulizia e decoro come forse mai è stato e un attacco così scorretto con tali affermazioni denigratorie nasconde in realtà un fallimento organizzativo di una manifestazione sempre più mediocre che nel tempo non ha saputo evolversi. Fin dal 2015 si consigliava lo spostamento dell'evento in marina Garibaldi e comunque si stimolava a una crescita dal punto di vista culturale, per rispondere alla compatibilità col bene e in relazione al vigente codice dei beni culturali."
Secondo gli organizzatori però, non era solo la pulizia il problema: manca una adeguata areazione per permettere mostre in loco, la sicurezza, i bagni, le vie di fuga non segnalate. La polemica quindi si sposta sui disservizi legati al bene. Sicuramente la Notte Rosa era una delle manifestazioni più frequentate, ben lontane dal "fallimento organizzativo" decantato da Presti che ha sempre sostenuto non solo la kermesse ma anche la sua importanza per la lotta alla violenza sulle donne.
Non si capisce perché per esempio la Notte Rosa, secondo Presti, sarebbe un evento "fuori contesto" mentre il festival musicale indie-rock Mish Mash – manifestazione molto cara all'amministrazione – invece sarebbe perfettamente sincronizzata con l'identità storica del bene.