Milazzo, il problema precari a un bivio: il Sindaco convocato a Palermo

Ieri l'incontro in audizione nella V Commissione per i sindaci dei Comuni in dissesto e che vedono avvicinarsi lo spettro della scadenza dei contratti del personale precario il prossimo 31 dicembre.

E’ stato proposto, perché venga votato dall’Ars, che i comuni in dissesto godano di una proroga di un anno per adottare i contratti relativi alla stabilizzazione del personale precario; dunque, se l’Ars darà un seguito a questa richiesta, i precari comunali di Mazzarrà Sant’Andrea, Brolo, Milazzo, Tortorici e Scaletta Zanclea, vista l’ulteriore precarietà delle casse di questi comuni, dovranno attendere un altro anno prima che si proceda alla stabilizzazione.

Proroghe finite e soluzioni normative arrivate all'ultimo grado. Sembra non esserci soluzione ed è per questo che l'Assessore Regionale al Bilancio Gaetano Armao ha convocato questa seduta speciale ieri per prendere un provvedimento estremo così come richiesto dal capogruppo Pd Giuseppe Lupo. C'era anche il Sindaco di Milazzo Giovanni Formica e la segretaria comunale.

Il problema in estrema sintesi è che i comuni in dissesto sono spesso indietro con l'approvazione dei bilanci – a Milazzo si è miracolosamente arrivati in due settimane al 2016 – e questo pone, per la normativa, un problema serio sia per le stabilizzazioni dei precari sia per quanto concerne le proroghe arrivate in extremis tutti gli anni. Proroghe che tra l'altro sono pericolosamente incostituzionali come osserva qualche tecnico perché in generale, sui contratti a termine, legifera Roma e non Palermo.

Ma fino a oggi e dal 2013 in poi, si è andato avanti a colpi di proroghe e deroghe statali mentre manca il recepimento fondamentale di alcune norme in Sicilia – altre recepite solo in parte – e si è attinto a un fondo straordinario che impedisce la cristallizzazione della spesa regionale, in sostituzione delle casse comunali. Sono 162 i precari del Comune di Milazzo che rischiano il posto a fronte anche di una delibera che racchiude il piano del fabbisogno del personale che fa confusione e che ha avuto ben tre pareri negativi.

Sembra inevitabile vedere il Titanic avvicinarsi all'iceberg, in molti sono corsi ai ripari giudiziari facendo giustamente ricorso per il danno subito. Una sentenza dovrebbe uscire proprio a giorni e sicuramente certificherà la natura del risarcimento: si prefigura una sciagura sulla sciagura se l'Ars non interverrà in tempo, in quanto Milazzo, come altri Comuni in difficoltà, non potrà permettersi le cifre di un risarcimento danni quinquiennale.