Si è svolta ieri sera la manifestazione promossa da Italia Nostra con la partecipazione dell'Ingegnere Giuseppe D'Amico, per rilanciare il Borgo e, più in generale, la Milazzo "collinare".
Uno sguardo fiero e interessato ai luoghi di culto, agli spazi storici, in molti casi caduti nel dimenticatoio e nel degrado, in altri casi invece ancora potenzialmente attrattivi e del tutto recuperabili, come il mosaico conservato presso la chiesa di San Francesco, o la Porta delle Mura Spagnole oggi ricostruita in quel di Villa Vaccarino e, soprattutto, l'area del quartiere spagnolo che meriterebbe un attento intervento di ripristino.
Italia Nostra propone soprattutto il recupero della antica via di Ponente che collega il paesaggio collinare delle mura al Borgo con la parte di San Papino, e la valorizzazione delle salite a scale – se ne contano una quarantina – e che tagliano l'istmo del Capo partendo da Vaccarella. Scale di costruzione anche recente, tutte diverse e dagli scorci bellissimi, come quella della giardineria comunale.
Nel dossier di Italia Nostra, che propone una rete di percorsi mettendo al centro le chiese di Milazzo, spesso si rimprovera all'amministrazione l'assenza di interventi, così come anche per la Curia, come per esempio la Chiesa di San Salvatore al Borgo, il convento dei Cappuccini e la Chiesa di San Gaetano (o della Madonna della Catena) che – secondo alcune voci – sarebbe stata prossima a essere affittata per farci un magazzino edile. Quasi tutte di costruzione spagnola e che segnano uno dei periodi più floridi della Milazzo antica.