MESSINA – Tiziana De Maria è la prima persona d’Italia a guidare un’auto soltanto con i piedi e con i comandi vocali. La garante per le persone con disabilità, focomelica dalla nascita e priva degli arti superiori, ha raggiunto un nuovo traguardo, inseguito per oltre 15 anni, quello di tornare nella sua città con una vettura propria, che le permetterà di raggiungere un nuovo grado di autonomia e di guidare esclusivamente grazie ai propri piedi.
“Il sistema -racconta – si chiama Space Drive Pedal e mi permette di guidare con i piedi, rispetto ad altri che invece riescono a farlo con le mani, tramite un joystick. La mia guida invece si basa su un pedale destro da cui accelero e freno e da uno sinistro che ruoto con il piede per sterzare. Il sistema ha componenti tecnologici usati anche dall’aeronautica ed è prodotto in Germania dall’azienda tedesca Paravan. L’allestimento completo è della Dal Bo Mobility, azienda di San Vendemiano”.
A Tiziana basta dire “freccia sinistra” o “abbassa finestrino” per azionare i meccanismi mentre guida. Nel raccontarlo traspare la sua emozione, per un obiettivo raggiunto e fortemente voluto, tanto da inseguirlo per oltre 15 anni. Tiziana racconta: “Avevo provato un sistema a Bolzano, in un’azienda che allestisce macchine per persone con disabilità, ma non andava bene perché era una sorta di pedale di bicicletta che ruotando azionava lo sterzo. Ma a causa di un problema al ginocchio non riuscivo. Da lì mi hanno fatto conoscere il sistema tedesco e nel 2007 sono andata in Germania. Solo che questo sistema di guida non era approvato in Italia e il ministero dei Trasporti lo ha approvato soltanto nel 2015”.
“In quell’anno – prosegue – ho contattato la Dal Bo perché era l’unica rivenditrice in Italia di questo sistema e sono andata lì. Avevo già superato gli esami di teoria, ma non è stato così per quelli pratici. L’auto con cui mi sono presentata, quella della Dal Bo, non aveva ancora i comandi vocali e non ho potuto completare le richieste che mi venivano fatto, come abbassare il finestrino. E inoltre mi hanno detto che per superare l’esame avrei dovuto sostenerlo con la mia auto, per dimostrare di essere completamente autonoma”.
Poi arrivano i bandi, con il ministero a finanziare progetti per accessibilità e vita indipendente, tra cui anche le tecnologie assistite per la guida: “Mi sono presentata nel 2016 ai servizi sociali ed è stato presentato il progetto, sia per me sia per un altro ragazzo con un altro tipo di disabilità”. Poi un lungo periodo di burocrazia, la pandemia e il tempo che è passato. Alla fine, i fondi arrivano nel 2021: “Chiaro è che il finanziamento copre solo in parte il sistema. L’auto l’ho acquistata io. Relativamente allo space drive, i fondi coprivano quasi il totale della cifra”.
In ogni caso, la battaglia è stata lunga ma Tiziana De Maria ha raggiunto il suo scopo: “Ancora ora non ci credo, è stato molto emozionante, un sogno che si realizza. Ieri da casa mia ho fatto un giro per Messina e non mi sembrava vero. Sono felicissima e credo che la possibilità di guidare mi darà un’autonomia e un’indipendenza completamente diversa. Questo mio traguardo può essere di stimolo per tanti. Tante persone con disabilità pensano di non poter fare tante cose, ma con un po’ di tenacia, di tecnologia e di aiuto, si possono raggiungere obiettivi impensabili. La mia auto è anche una sfida per la città, ma anche un’opportunità per Messina che deve diventare accessibile a tutti. Le persone con disabilità sono cittadini al pari di tutti, la sfida è che diventi la città di tutti. Questo deve essere un punto importante verso quella rivoluzione culturale di cui abbiamo parlato spesso”.