In cerca di soluzioni. Ogni giorno a palazzo Zanca è lotta per cercare di reperire i fondi per pagare gli stipendi dei dipendenti comunali, dei lavoratori dei servizi sociali e delle società partecipate.
Per il momento, sembra che il commissario Luigi Croce stia riuscendo a mettere una toppa, ma è chiaro che il problema resta.
Nei giorni scorsi, la Cgil aveva chiesto al Comune di conoscere il piano finanziario per le entrate e le uscite di palazzo Zanca: "Per anni abbiamo denunciato, atto dopo atto, gli sprechi dell’Amministrazione Buzzanca. Straordinari, incarichi, consulenze, spese legali e di rappresentanza, festa della donna, della mamma, dei nonni, le nozze d’oro, vini, piante, regali di compleanno, regali per inaugurazione negozi, targhe, buffet ecc., tutto mentre i lavoratori manifestavano per chiedere il pagamento degli stipendi.”.
Croce ha letto la relazione del ragioniere generale, dalla quale si evince che entro dicembre, il Comune conta di avere entrate pari a 48 milioni di euro, ma nello stesso arco di tempo ci saranno uscite per 60 milioni di euro. Nello specifico, si attendono 18 milioni e mezzo di trasferimenti statali, 7 milioni e mezzo regionali, 15 milioni dall’Imu, 3 milioni e mezzo dalla Tarsu e 4 milioni e mezzo dall’Irpef. Per quanto riguarda le uscite, invece, il Comune dovrà pagare 25 milioni di euro per i dipendenti comunali, circa 2 milioni di euro per una mensilità dei servizi sociali, 10 milioni di euro per l’Ato che li dovrà poi girare a Messinambiente e poi resta l’incognita del buco dell’Atm, per la quale si aspettano anche le somme dalla Regione ma non ci sono cifre certe poiché i bilanci non sono stati approvati. La situazione è quindi molto complicata.
Oggi è andato in pagamento 1 milione di euro per i lavoratori di Messinambiente, mentre i dipendenti comunali e i lavoratori delle cooperative sociali dovranno ancora aspettare. Nel pomeriggio, si riunirà la Giunta regionale. Tra gli argomenti, anche il trasferimento dei fondi agli enti comunali. Per i dipendenti di palazzo Zanca potrebbero arrivare 5 milioni e mezzo di euro. Due milioni per i lavoratori delle cooperative sociali, che non prendono lo stipendio da più di sette mesi. Ma non si tratta di cifre certe, poiché la Regione potrebbe anche deliberare diversamente.
Per quanto riguarda i lavoratori dei servizi sociali, nello specifico, ecco un quadro degli arretrati degli stipendi per ogni cooperativa.
Azione sociale: l’ultimo stipendio percepito dai lavoratori risale a quello del mese di Giugno;
Nuove Solidarietà: lavoratori fermi al mese di Giugno.
Progetto vita: Assistenza igienico sanitaria e trasporto scuole .L’appalto prevede il pagamento degli stipendi relativi dal mese di settembre al mese di giugno. Ai lavoratori sono stati saldate tutte le mensilità dovute . Ma una cinquantina di lavoratori ha partecipato ai progetti migliorativi nei mesi di luglio e agosto e rimane in attesa del saldo delle spettanze;
Nuova Presenza: SAD mese di giugno; trasporto ai centri riabilitativi mese di Luglio, Cag mese di Aprile;
FARO 85: i lavoratori devono ancora percepire gli stipendi relativi al mese di giugno.
“Le cooperative – spiegava Clara Crocé, della Fp Cgil – hanno anticipato qualche mensilità ai lavoratori ma i pagamenti delle fatture da parte del Comune ormai sono fermi per alcuni servizi (Cag) al mese di aprile. Mentre per altri servizi il comune ha liquidato le fatture relative al mese di maggio. Il problema ormai è noto a tutti. Le cooperative devono anticipare il pagamento dei contributi per ottenere il Durc e i costi del servizio” .
Gli argomenti sono stati illustrati stamane in un lungo incontro tra Croce e i sindacati. A palazzo Zanca, si respirava aria di agitazione. Qualora non dovesse arrivare l’ok odierno dalla Giunta regionale, bisognerà allora attendere l’incasso dei tributi o i trasferimenti statali che giungeranno entro il 20 ottobre.
Croce ha anche annunciato che presto incontrerà i dirigenti comunali per dar vita ad una riorganizzazione della struttura dirigenziale di palazzo Zanca. Successivamente incontrerà i sindacati per concordare il tutto.