MESSINA – Tutto pronto alla XII edizione del “Cortile Teatro Festival”, che partirà il 17 luglio. A inaugurare la rassegna sarà Gaspare Balsamo, uno dei più famosi cuntisti siciliani, che porterà in scena il nuovo spettacolo “Simposio”. Sarà una prima assoluta, quindi, ad aprire la nuova edizione del festival, che avrà meno spettacoli rispetto al passato ma un significato “più preciso”. La rassegna si svolgerà fino al 7 agosto nella sede “storica” del Cortile settecentesco di Palazzo Calapaj – D’Alcontres di Messina, più un paio di appuntamenti “a sorpresa” nell’area della multisala Iris.
A spiegarlo è Roberto Zorn Bonaventura, il direttore artistico: “Il teatro nella sua essenza più stretta e consapevole: questa è la caratteristica di questa dodicesima edizione del Cortile Teatro Festival. Proponiamo un ritorno alla ‘nudità’ del palcoscenico, per simboleggiare sia un momento sociale e politico che tende a mettere all’angolo tutto ciò che è espressione di pensiero sia la necessità di una ‘rinascita’ che (ri)parta dal nucleo iniziale, mantenga la passione del pubblico (che non ci è mai mancata) e magari riaccenda l’interessa di tutti gli enti territoriali verso quella che è, e sempre sarà, una necessaria forma di spettacolo. Ecco perché torniamo, almeno per un anno, ad andare in scena soprattutto nel Cortile, e abbiamo allestito un cartellone di pochi, ma tutti importanti, spettacoli”. E il sottotitolo “Ti ti ti ti”? “Riprende il titolo di una canzone poco nota di Rino Gaetano, il cantautore che, pur essendo scomparso prematuramente, è riuscito a lasciare messaggi sociali e politici, che lo rendono perfettamente contemporaneo e in linea con ciò che vogliamo proporre”.
“Simposio”, in programma lunedì 17 luglio, ha come sottotitolo “Il cunto d’amore dei cattivi maestri” e Balsamo ne è autore e interprete. Lo spettacolo prende le mosse dal “Simposio” di Platone, considerato uno straordinario atto scenico in cui il filosofo greco sfida apertamente i vari generi. Lunedì 24 luglio la compagnia catanese “Lavorare d’incanto” presenterà “Cirasedda non abita più qui” con Vincenzo Ricca, drammaturgia di Roberta Amato e Alice Sgroi, regia di Nicola Alberto Orofino. “Natale detto Cirasedda – spiega il regista – è un bambino che passa le sue giornate sopra u’ bisolu della sua casa. Dentro la mamma esercita il mestiere più antico”. Lunedì 31 luglio sarà in scena il pugliese Donato Paternoster, autore e interprete di “Super Santos (Uno che ce l’ha fatta)”. Ispirato a una storia vera, lo spettacolo racconta la storia di una promessa di provincia, un ragazzo che negli Anni ’90 rinuncia agli scarpini da calcio e alla Serie A per rientrare nel mondo scalzo, come frate francescano. Il 4 agosto sarà la volta nel nuovo spettacolo prodotto da Nutrimenti Terrestri, “La grande menzogna”, scritto e diretto da Claudio Fava e interpretato da David Coco. Il titolo si riferisce al furto di verità che il Paese ha subìto sulla morte di Paolo Borsellino.