MILAZZO – Dopo il successo dello scorso anno non poteva non tornare, nella sua nuova incarnazione, il Milazzo Film Festival. Evento di spessore, dedicato alla cultura del cinema e dell’arte del raccontare, anche quest’anno il Festival proporrà diversi appuntamenti d’interesse.
Organizzato e promosso dall’associazione “L’Altra Milazzo” il festival si terrà dal 20 al 24 luglio. Già da adesso, tuttavia, fervono i preparativi con la “chiamata alle armi” di tutti i registi e videomaker del mondo.
Il presidente dell’associazione “L’Altra Milazzo” Marco Vitale ha già anticipato alcune novità: «In questa edizione le serate del Festival non saranno quattro, ma cinque: rinnoviamo, dunque, la scommessa anche quest’anno, certi del sostegno del pubblico e degli sponsor che trovano nel Milazzo Film Festival un’opportunità di promozione formidabile».
Con il Festival, infatti, torna anche il contest internazionale dedicato ai cortometraggi. Le iscrizioni si sono già aperte e si chiuderanno il prossimo 20 maggio. Il tema e il genere saranno liberi, come è stato lo scorso anno, mentre per iscriversi sarà sufficiente recarsi sul sito dedicato al Festival. Intanto gli organizzatori fanno sapere di aver già ricevuto adesioni, oltre che dall’Italia, anche da Spagna, Svizzera, Tunisia, Armenia e Iran.
Novità di quest’anno, poi, è l’istituzione ufficiale del premio “Posidonia” lanciato in sinergia con il partner del Festival: l’Area Marina Protetta di Capo Milazzo. Si tratta di un riconoscimento riservato ai progetti cinematografici dedicati al tema dell’ambiente e del rispetto dell’ecosistema marino.
«Il Milazzo Film Festival -ha commentato il presidente dell’Area Marina Giovanni Mangano- oltre a rappresentare una vetrina promozionale per l’Area Marina Protetta è un prezioso strumento di divulgazione e sensibilizzazione ambientale. Abbiamo fortemente voluto che una sezione del concorso venisse dedicata a cortometraggi che raccontassero del mare, grazie ai quali poter sensibilizzare il pubblico sull’importanza della sua protezione e tutela».