“La soluzione sembrava ad un passo, ma la decisione, inspiegabile e inaccettabile, dell’assessore Borsellino di revocare l’accreditamento della clinica Santa Rita ha gettato nella disperazione e nello sconforto i 32 lavoratori che speravano di poter finalmente vedere soddisfatto il loro diritto al lavoro”. Questa la posizione della Fp Cgil dopo il provvedimento assunto dalla Regione sul futuro della struttura sanitaria privata. La segretaria Clara Crocè racconta che da mesi lavoratori e sindacato chiedono invano un incontro alla rappresentante della Giunta Crocetta per conoscere il destino della clinica, ma le sollecitazioni dei legali, del curatore fallimentare e del Prefetto di Messina in merito alla volontà espressa dell’assessore di revocare l’accreditamento al sistema sanitario nazionale della struttura, sono cadute nel vuoto.
La revoca, infatti, è stata adottata nonostante le istanze di sospensione dello stesso. La Fp Cgil e i lavoratori ex dipendenti della ATI Hospital s.r.l., impiegati presso la Casa di Cura "Santa Rita", però, non ci stanno e sono pronti ad eclatanti manifestazioni di protesta. Il personale privo di reddito da anni, ovvero dalla data di dichiarazione di fallimento della società che gestiva la Casa di Cura, non ha ritenuto opportuno licenziarsi ed il rapporto di lavoro, in assenza di alcun legittimo atto di recesso da parte del curatore, è quindi rimasto sospeso. Ne consegue che, in questo periodo, i lavoratori non hanno avuto accesso ad alcun ammortizzatore sociale nè hanno potuto richiedere la liquidazione del T.F.R.
“Non consentiremo un altro scippo sia in termini assistenziali che di tutela dei livelli occupazionali – afferma Clara Crocè. L’apertura della Clinica santa Rita prospettata sia nei tavoli Prefettizi che presso l’Assessorato alla Sanità rappresenta la possibilità di occupazione per i lavoratori”.