Torrente Trapani, nuovo capitolo. Le ditte costruttrici e gli acquirenti dei complessi in costruzione continuano a fare pressioni per far riprendere i lavori, il Genio Civile continua a dare il suo parere negativo. L’ultima nota è del Movimento Consumatori del Sud che annuncia di aver “avuto mandato da cittadini che vedono lesa la loro posizione di promissari acquirenti di appartamenti nel Complesso “La Residenza” in via Torrente Trapani e di rappresentarli contro tutti i soggetti, persone fisiche, enti pubblici o imprese private, che si dovessero ritenere responsabili di danni morali ed economici”.
Il presidente del movimento, Michele Di Pietro, in un atto notificato al Genio Civile e al commissario straordinario del Comune di Messina, nonché alla Procura della Repubblica, afferma che gli assistiti dal Movimento Consumatori del Sud “sono venuti a conoscenza direttamente dalla ‘Pett. S.r.l.’, ditta proprietaria e costruttrice del Complesso “La Residenza” sul Torrente Trapani, dell’adozione di un provvedimento di sospensione del sequestro degli immobili de quo, emesso dal sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Messina, Liliana Todaro”.
I promissari contestano la mancata esecuzione da parte del Genio Civile del provvedimento giudiziario e hanno invitato “il sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Messina, competente per il procedimento de quo, a volere assumere le azioni giudiziarie che riterrà necessarie, in conseguenza del provvedimento emanato, per la realizzazione di quanto prescritto dalla relazione tecnica dell’ing. Giacobbe, provvedendo ad ammonire il Genio Civile a rilasciare il sospeso art. 18. L.64/74 e art. 32 L.R. 7/2003 se non esistono motivi ostativi, riconducibili alla staticità ed alla sismicità, uniche fattispecie di competenza del Genio Civile”.
I cittadini che si sono rivolti al MCS hanno annunciato altresì, che provvederanno “ad adire le Autorità giurisdizionali, penali per le eventuali condotte omissive e/o commissive che dovessero essere rilevate, e civili per i profili risarcitori enucleabili”.
Fin qui la posizione del movimento. Ma la replica dell’ingegner capo del Genio Civile, Gaetano Sciacca, non è conciliante: “Ho già detto al Comune di chiedere all’assessorato regionale al Territorio e Ambiente che la zona venga inserita tra quelle R 4 ad elevato rischio geomorfologico, così tagliamo la testa al toro. L’abbiamo detto tante volte e lo ribadiamo. Si rassegnino all’idea di un parco urbano, la città ha bisogno di questo, non di altro cemento. Al Genio Civile sono arrivati, solo per quella via, progetti per abitazioni per 3mila 500 abitanti e tre centri commerciali. E’ un carico urbanistico insostenibile e si ostinano ancora a proporlo. Ho ripetuto al commissario Croce che c’è la necessità di inserire la zona nel Pai, il piano stralcio per l’assetto idrogeologico, in modo tale da avere finanziamenti dall’assessorato per la messa in sicurezza della vallata. Insistere pensando che lo sviluppo della città passi da nuove costruzioni è scellerato. E’ la logica che ha portato alle commistioni tra la politica e l’imprenditoria, che si sono spartiti il bottino, come ha dimostrato l’operazione Oro Grigio”.
Le conclusioni di Sciacca sono affidate ad un amaro sfogo, non prima di aver ribadito il suo ruolo a difesa dell’interesse dei cittadini.“Hanno trovato da ridire persino per l’operazione di salita Contino, dove verrà fatto un miracolo. La strada verrà allargata dall’impresa che costruirà e quindi si eliminerà un rischio per la popolazione di Messina 2 a costo zero. Sono obiezioni irricevibili che non meritano neppure una risposta”.
(Marco Ipsale)