Prima della fine della settimana saranno i vertici ristretti romani a delineare un quadro più chiaro nel centro-sinistra. Il governatore Crocetta è a Roma per un incontro con il ministro Grilli sui conti disastrati della Sicilia e sui crediti che l’isola vanta, mentre i due leader Francantonio Genovese e Gianpiero D’Alia sono nella Capitale perché impegnati in Parlamento. Condizioni ideali per continuare un discorso avviato nei giorni scorsi a Palermo a proposito delle amministrative e che non riguarda solo Messina, che nell’ambito dell’alleanza è una delle pedine nello scacchiere. La Triplice alleanza (Crocetta, Genovese e D’Alia) torna quindi a riunirsi dal momento che le basi dell’accordo sono già state individuate, il clima si è rasserenato ed anzi, il voto sull’abolizione delle Province ha reso la coalizione delle regionali più salda ed anche allargata ai Democratici riformisti del gruppo Picciolo-Greco (gli unici due deputati, a parte i grillini, che finora si sono diminuiti lo stipendio del 20%). Sembra ormai arduo “abolire” le primarie così come fatto con le Province, anche se i tentativi saranno fatti fino all’ultimo momento, al massimo si tenterà di trovare un accordo sul nome vincente sul quale far convogliare tutti i voti. Le prossime ore saranno decisive. Nel Pd le quotazioni del presidente dell’Ordine degli avvocati, Francesco Celona, balzato in pole position in poche ore, sono in netta crescita a scapito di tutti gli altri papabili fin qui nominati. Celona pare stia ottenendo il gradimento delle diverse parti in causa. Dal taccuino di Crocetta è spuntato un nuovo nome, quello di Giusy Furnari, docente di Filosofia all’Università di Messina, presidente del circolo Libertà e giustizia che organizzò la scorsa estate la prima visita di Crocetta in città, quando ancora era solo un autocandidato e i due futuri alleati, Pd e Udc, stavano alla larga. Il tentativo è quello di trovare l’accordo sul suo nome, ma al momento sembra difficile che vada in porto, anche perché Genovese, nonché D’Alia veleggiano verso altre ipotesi. Più probabile che la Furnari competa alle primarie sotto la bandiera del Megafono. Nell’Udc per le primarie a bordo campo si sta scaldando Giuseppe Melazzo. Così mentre i riflettori a Roma sono puntati su Napolitano in attesa del nome al quale verrà affidato l’incarico per la formazione del governo, i nostri piccolissimi fari sono puntati su un altro incarico…quel nome a sorpresa, se mai ci sarà, che sarà schierato alle primarie per vincerle. O per evitarle.
Rosaria Brancato