Sono entrati nel vivo a Messina i festeggiamenti in onore dell’Immacolata nella monumentale Basilica dei Frati Minori Conventuali di Viale Boccetta. Da Martedì 29 Novembre è iniziata la tradizionale Novena predicata quest’anno dal giovane Padre Alfio Spoto Vice Parroco di San Giuliano. Mercoledì 7 Dicembre, Vigilia della Solennità del Dogma dell’Immacolata Concezione di Maria, alle ore 18.30 il Padre Guardiano del Convento Padre Salvatore Tringali presiederà i Solenni Primi Vespri dell’Immacolata. Culmine dei festeggiamenti sarà Giovedì 8 Dicembre con il Pontificale presieduto alle ore 10.00 dall’Arcivescovo Mons. Calogero La piana e nel pomeriggio a partire dalle ore 16.00 con la consueta processione cittadina del monumentale simulacro dell’Immacolata che sarò accolto come tradizione in Cattedrale per poi proseguire la sua lunga processione fin alla Chiesa Parrocchiale di San Giuliano. Le vie toccate dalla processione saranno: Viale Boccetta, Piazza Fontana Arena, Via Longo, Via S. Giavanni di Malta, Corso Cavour, Piazza Duomo, Via I Settembre, Via Cesare Battisti, Piazza Catalani, Via Garibaldi, Piazza Juvarra, Via Fata Morgana, Via Mons. D’Arrigo, Via Concezione, Viale Boccetta.
Quest’anno la secolare processione sarà aperta dai tamburi e dai figuranti della “Compagnia d’Armi Rinascimentali della Stella” di Messina che rinnoveranno con la loro presenza la partecipazione un tempo dei Tamburi e del Senato della Città di Messina in quanto la Vergine Immacolata fu nominata nel 1647 dal massimo consesso cittadino “Patrona Particolare” della Città di Messina oltre ad essere Patrona Principale del Regno delle Due Sicilie. In riva allo Stretto da secoli si nutre un forte legame devozionale al il titolo mariano dell’Immacolata Concezione di Maria e di ciò ne è testimone la veneratissima statua custodita nella Basilica francescana del Boccetta. Il simulacro fu realizzato in legno da ignoto scultore alle fine del seicento e rivestito interamente da una ricca ed elaborata lamina d’argento nel 1743 in occasione della conclusione di una tremenda epidemia di peste. L’interessante opera di arte e fede rimase miracolosamente indenne in occasione del catastrofico incendio del 1884, dell’immane terremoto del 1908 e dalle barbare bombe incendiarie anglo-americane del 1942-43.