Barcellona – E’ scattato il sequestro per i beni di Salvatore Iannello, pregiudicato barcellonese oggi al carcere duro, considerato a capo di enorme giro di droga, marijuana e cocaina e oggi al regime del 41 bis.
I Carabinieri della Compagnia di Barcellona hanno eseguito il sequestro disposto dal Tribunale misure di prevenzione per i beni nella disponibilità del 42enne e della moglie Concetta Imbesi (31 anni).
I sigilli sono arrivati per denaro e beni immobili ubicati a Barcellona per un valore complessivo di circa 500mila euro. In particolare, il provvedimento ha congelato la proprietà e l’uso di terreni, due abitazioni e un magazzino, oltre alla somma in contanti di 51mila euro ed è stato autorizzato dal Tribunale sulla scorta della emersa sperequazione tra i redditi ufficiali e le possidenze degli indagati, ritenute frutto della progressiva espansione e del consolidamento sul territorio barcellonese dell’attività di narcotraffico.
Il provvedimento della Direzione distrettuale antimafia arriva dopo gli accertamenti patrimoniali condotti nell’ambito del maxi blitz con 112 arresti scattati il 25 giugno 2024. Quel giorno i carabinieri eseguirono tre diverse ordinanze cautelari, relative a diversi gruppi criminali che all’ombra della mafia nel 2020 avevano gestito un enorme traffico di droga. Tra questi Salvatore Iannello appunto, accusato di aver trafficato marijuana e cocaina, con un autonomo gruppo. Droga fornita anche a Filippo Iannello “Lo Scozzese”, poi pentito. E’ stato proprio Lo Scozzese a confermare le accuse nei confronti di Filippo Benenanti, detto “U Friddu” e di Iannello che lo avrebbe coadiuvato in un grosso traffico che si è diramato fino alla Spagna. A giugno scorso erano già scattati i primi sequestri di società, beni mobili e immobili, polizze assicurative e conti correnti, sequestri effettati anche in Spagna.