La Guardia di Finanza di Messina sta dando esecuzione ad un’ordinanza emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale peloritano, con cui è stata disposta la custodia cautelare in carcere nei confronti di 13 persone, indagate a vario titolo per associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti.
L’indagine ha preso avvio dalla segnalazione dei funzionari della Dogana tedesca che, all’aeroporto di Francoforte, sequestravano alcune spedizioni postali, contenenti piccole dosi di sostanze stupefacenti destinate al territorio peloritano.
Gli immediati approfondimenti, sviluppati dagli specialisti del Gruppo Investigazioni Criminalità Organizzata del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Messina, facevano ipotizzare l’esistenza di un ben più strutturato traffico internazionale di sostanze stupefacenti, in cui risultavano effettivamente coinvolte diverse persone domiciliati in provincia di Messina.
La droga era destinata ad una fitta rete di acquirenti domiciliati nei comuni tirrenici di Sant’Angelo di Brolo, Brolo, Raccuja, Sinagra, Capo d’Orlando, Gioiosa Marea, Patti, Naso, Ficarra e Piraino. La consorteria aveva la propria base nei comprensori messinesi di Sant’Angelo di Brolo e Raccuja e manteneva stretti contatti con esponenti del clan mafioso dei Bontempo Scavo di Tortorici e con fornitori calabresi e catanesi, appartenenti, rispettivamente, ai più noti clan criminali quali i Pelle – Gambazza, con zona d’influenza nei Comuni calabresi di San Luca e Bovalino, e Alleruzzo – Assinnata, con zona d’influenza nel comprensorio catanese di Paternò, articolazione territoriale del clan Santapaola Ercolano.