La mossa dei difensori sembrava essere andata a buon fine: alla prima udienza i giudici della II sezione penale avevano dovuto annullare il decreto di rinvio a giudizio disposto per 15 soggetti. In pratica il procedimento deve ricominciare dall’udienza preliminare. Ma il “palazzo” non ha accordato alcuna concessione alle abituali lungaggini, ed in meno di una settimana è stata fissata la nuova udienza preliminare e notificato il relativo avviso. Si riprende quindi il prossimo 4 novembre, tra due settimane, e stavolta ad occuparsi della vicenda sarà il Gup Salvatore Mastroeni.
Nuovo vaglio preliminare, quindi, per l’inchiesta sull’illecito smaltimento dei rifiuti ai Cantieri Palumbo nella zona falcata. Alla “sbarra” gli imprenditori napoletani Antonio Palumbo e Raffaele Palumbo, Mario Fierro, Giuseppe Costa, Rosario Scopelliti, Santi Scopelliti, Letteria Scopelliti, Walter Radin , Raffaele Donnarumma, Salvatore Croce, quindi le società Palumbo spa, La Futura Sud srl , Petrol Lavori srl e Stabia Yachting & Coating srl. Associazione finalizzata al traffico illecito organizzato di rifiuti speciali, anche pericolosi, mediante trasporti e sversamenti in siti sconosciuti o discariche non autorizzate, soppressione distruzione o occultamento di atti veri, erano le accuse originariamente contestate a vario titolo. Il sostituto procuratore Diego Capece Minutolo, il magistrato che ha anche condotto l’inchiesta alla precedente udienza aveva chiesto ed ottenuto per tutti il rinvio a giudizio. L’unico imputato che ha scelto il rito abbreviato, Diego De Domenico, era stato condannato a 3 anni di reclusione, a fronte di una richiesta a 5 anni, sollecitata dall’accusa. Difendono gli avvocati Favazzo, Rizzo, Billè.