A provocare la morte di Maria Catena Crocetta sarebbe stato un aneurisma. Secondo le prime indiscrezioni è quanto emerge dall’esame autoptico eseguito all’obitorio del Policlinico dal medico legale Francesca Trio. La quattordicenne Maria Catena è morta nel sonno mercoledì scorso nella sua abitazione di Fiumedinisi. La madre, non vedendola alzare al consueto orario, l’ha chiamata senza ottenere risposta. Ha spostato le coperte ed ha fatto la terribile scoperta. Ora il medico legale avrà sessanta giorni di tempo per depositare i risultati dell’esame autoptico sul tavolo del sostituto procuratore Adriana Sciglio che ha aperto un’inchiesta per il momento contro ignoti. Se sarà confermata la causa della morte però le cose potrebbero cambiare ed il magistrato dovrà accertare eventuali responsabilità dei medici che hanno curato la ragazza. Maria Catena da circa una settimana accusava forti mal di testa e conati di vomito ed i genitori l’avevano condotta al PTE di Scaletta Zanclea ed all’ospedale Piemonte. I medici avevano attribuito quei sintomi a problemi intestinali e le avevano prescritto una semplice dieta ipocalorica. Mercoledì però la studentessa è morta nel sonno nel suo lettino. Adesso il sostituto procuratore Sciglio dovrà valutare con attenzione la documentazione sanitaria che i Carabinieri hanno acquisito al PTE di Scaletta ed all’ospedale Piemonte e stabilire così se l’aneurisma fosse diagnosticabile e se i medici potevano intervenire e prescrivere delle cure adeguate.