E' al passaggio cruciale l'inchiesta sulla scomparsa Provvidenza Grassi. Il sostituto procuratore Diego Capece Minutolo, titolare del caso, ha avanzato la richiesta di rinvio a giudizio per tutti i 12 indagati. Rispetto all'atto di chiusura delle indagini, il quadro non sembra variato: evidentemente le memorie difensive presentate da alcune delle persone coinvolte non hanno convinto il magistrato, che ora ha inviato al Giudice per l'udienza preliminare tutto il fascicolo, chiedendogli di valutarlo.
L'udienza è stata fissata alla fine del giugno prossimo e ad occuparsene sarà il GUP Maria Teresa Arena. Sarà lei a esaminare la posizione degliex commissari Antonino Gazzara, Patrizia Valenti, Antonino Minardi, Matteo Zapparata, Antonino Gazzara, Anna Rosa Corsello e Calogero Beringheri; Benedetto Dragotta, Mario Pizzino, Gaspare Scusa, Maurizio Trainiti e Felice Siracusa, accusati a vario titolo di omicidio colposo e rifiuto di atti d'ufficio.
Perché oltre alla mancata sicurezza del viadotto all'epoca dell'incidente, il magistrato contesta agli ex tecnici, direttori e commissari di aver ignorato le note interne seguite al collaudo dell'ultimo lavoro di manutenzione e della Polizia Stradale che già nel 2006 avevano segnalato la pericolosità del tratto di tangenziale. Nessun interventi di manutenzione fu peró effettuato. Accanto alla prima fase degli accertamenti scientifici sugli scarni resti della ragazza e sull'auto, infatti, la Procura di Messina ha verificato anche lo stato del viadotto dal quale Provvy è precipitata con la sua auto. (Al.Ser.)