Da giugno 2024 l’ultimo prolungamento, fino a via Santa Cecilia. La nuova via don Blasco viene aperta a tratti e accoglie un traffico sempre maggiore, a vantaggio di via La Farina. Sono però gli estremi a soffrire: a nord, appunto, l’incrocio tra via Santa Cecilia e via La Farina; a sud il quadrivio tra via Fermi, viale Gazzi, via Bonino e via Taormina.
In attesa di un ulteriore prolungamento verso sud, con la demolizione di una striscia di baracche di via Taormina, tutto il traffico è indirizzato in via Fermi, accanto al capolinea sud del tram, lì dove una fase semaforica (e a volte neanche due) non basta per smaltire le code.
Adesso, però, c’è una soluzione che forse non potrà risolvere il problema ma potrà almeno mitigarlo. Con ordinanza numero 1525 di ieri, 12 novembre 2024, del Servizio di Mobilità Urbana, si considera che “è possibile attuare la fase semaforica del tram a richiesta”, i famigerati semafori intelligenti che da sempre sono attesi lungo tutta la linea e non solo qui, “in modo che, in assenza di tram, sia possibile prolungare il tempo di verde della corrente veicolare proveniente dalla via Taormina e diretta in via Bonino e in via Fermi”.
Questo consente anche di “assegnare alla corrente veicolare proveniente dalla via Fermi in direzione mare-monte un “tempo di verde” maggiore per facilitarne il deflusso”.
Nella nuova via don Blasco proseguono i lavori anche in direzione nord. Entro fine anno si conta di aprire al transito il sottopasso Santa Cecilia. In un primo momento, però, non ci saranno vantaggi per la viabilità perché contemporaneamente, dall’altro lato, chiuderà l’accesso dal cavalcavia, per consentire la demolizione e ricostruzione del viadottino di collegamento con la vecchia via don Blasco.