L’emergenza senza fine. Messinambiente stava intensificando il lavoro e tra sabato e domenica erano state raccolte ben 500 tonnellate di rifiuti. Il forte vento di ieri, però, non ha consentito l’apertura della discarica di Mazzarrà e così i rifiuti sono rimasti negli autocompattatori. Oggi la raccolta sarebbe potuta riprendere ma ora di mezzo ci si mette un altro intoppo. Degli oltre 3 milioni di euro giunti all’Ato dai trasferimenti statali, solo 720mila euro arriveranno nelle casse di Messinambiente. Si tratta di una cifra inferiore alle previsioni che non consentirà di pagare neppure una delle due mensilità avanzate dai lavoratori. Tra stipendi e contributi, infatti, l’Ato dovrebbe trasferire mensilmente una cifra vicina ai 2 milioni.
“Si tratta di un problema di debiti pregressi di Messinambiente verso l’Inps – dichiara il commissario dell’Ato 3, Michele Trimboli -, quindi noi siamo costretti ad adempiere, non stiamo trattenendo noi le cifre. Stiamo piuttosto rispettando le norme previdenziali, perché dobbiamo assolvere il debito in sostituzione di Messinambiente. Abbiamo versato quello che dovevamo versare, a questo punto il Comune deve trovare una soluzione alternativa, noi possiamo lavorare solo su ciò che riceviamo”.
“Ci aspettavamo una cifra vicina ai 2 milioni e mezzo, invece avremo poco più di 700mila euro – afferma il commissario di Messinambiente, Armando Di Maria -. In queste condizioni, non so proprio come si possa andare avanti. Solo dall’inizio dell’anno avanziamo dall’Ato una cifra di circa 11 milioni di euro”.
Se non si troveranno soluzioni immediate, a questo punto, lo sciopero è vicino. Ma a dare un filo di speranza ci pensano il commissario del Comune, Luigi Croce, e il prefetto, Stefano Trotta. Croce ha dichiarato che non consentirà assolutamente che si fermi la raccolta dei rifiuti, mentre il prefetto ha scritto una lettera in cui intima di non stoppare il servizio, in attesa di ulteriori sviluppi.
Tutto questo, mentre ancora in alcune zone della città, la spazzatura è accatastata da settimane. A Zafferia, ad esempio, sulla cui situazione ora il consigliere comunale Ivano Cantello, scrive al commissario del Comune, Luigi Croce, e al neo prefetto, Stefano Trotta: “I rifiuti invadono in alcuni punti la sede stradale. Oltre a rappresentare uno scempio ambientale e sanitario, si tratta di un grave problema per l’incolumità pubblica, visto il rischio di incidenti stradali. La sp 40 che collega la via consolare Valeria e la statale a Zafferia è già di per sé pericolosa per le cattive condizioni del manto stradale, nonostante sia stato rifatto da poco tempo, per la mancanza di un efficiente impianto di illuminazione e di adeguati canali di sfogo per le acque meteoriche, che adesso sono anche otturati dalla spazzatura. La paura è che, con l’arrivo di un temporale, i rifiuti vengano trascinati a valle con pericolo per residenti e automobilisti”.
(Ma. Ip.)