Una sconfitta in partenza. L’ammissione di non riuscire a valorizzare un’area, la cittadella fieristica, che dovrebbe rappresentare il fiore all’occhiello della città e che invece continua a “vivacchiare” in attesa di una svolta che non arriva mai. La scorsa settimana, in conferenza stampa, l’assessore al Commercio, Patrizia Panarello, insieme alla presidente della III commissione consiliare, Nora Scuderi, avevano preannunciato nuove soluzioni per il mercato di Giostra Mandalari.
Diversi i motivi alla base dell’idea del trasferimento: al momento il Comune paga un affitto di oltre 64mila euro l’anno in un’area sprovvista di parcheggi, con la viabilità che va puntualmente in tilt, senza servizi igienico-sanitari e con una disposizione degli stalli che creerebbe disparità tra i commercianti.
E così che viene fuori l’idea Fiera, che però fa scontenti molti, a partire dal fatto che non si risolverebbe la questione affitto visto che l’area è di competenza dell’Autorità Portuale ed in gestione alla Sud Dimensione Servizi. E’ di quest’avviso anche il presidente di Confindustria Messina, Alfredo Schipani, che la definisce “un’ipotesi insensata”. Un no secco e deciso. “Non è certo questo il modo per valorizzare uno spazio che aspetta da anni una riqualificazione imprescindibile, che non può certo passare dalla presenza di un mercato che diventerebbe ingestibile – sottolinea Schipani, che farà presente la posizione di Confindustria anche in sede di Comitato dell’Autorità Portuale -. Gli spazi della ex Fiera, la cui gestione spetta all'Autorità Portuale, devono diventare finalmente un luogo dove fare cultura, impresa, economia. Pensare di trasferirvi un mercato, con gli evidenti intralci alla mobilità su un asse centrale e su tutta l’area circostante, è insensato. Inoltre, già le imprese aderenti a Confindustria subiscono gli effetti negativi legati alla presenza del mercato sito alla Zir. E’ giunta l’ora – conclude Schipani – che l’Amministrazione comunale avvii tavoli di concertazione con le rappresentanze delle attività economico-produttive della città, anche su un piano coerente di gestione dei mercati, che non lasci più spazio a interventi tampone varati sulle emergenze. È urgente una seria e complessiva programmazione che recepisca le opportunità per valorizzare le attività imprenditoriali e guardi alle esigenze di riqualificazione e sviluppo del territorio”.
Critici anche i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Lillo Oceano, Tonino Genovese e Carmelo Catania: "Siamo d'accordo con il Presidente di Confindustria, Schipani. Occupare l'area fieristica con un mercatino rionale è in contraddizione con il recupero del rapporto della città col mare, con la restituzione alla città del water front dal punto di vista sociale e culturale, con qualsiasi ipotesi di sviluppo di questo territorio. Si tratta dell'ennesimo atto basato su una idea di città e di territorio che non si pone il problema del tessuto produttivo e della difesa e creazione del lavoro. Migliorare alcuni ambiti della qualità della vita, ammesso che con questi provvedimenti vi si riesca effettivamente, senza affrontare il problema dello sviluppo economico, anzi a volte ostacolando ambiti vocati del territorio, produce nell'immediato e ancor più in prospettiva, danni produttivi e occupazionali gravi. Invece di continuare ad annunciare in conferenze stampa provvedimenti decisamente inconsistenti, l'amministrazione Accorinti farebbe meglio ad avviare un confronto con parti sociali e forze produttive, per cercare il bandolo di una matassa che, decisamente, ancora le sfugge".
Entro l’anno, secondo le dichiarazioni del presidente dell’Autorità Portuale, Antonino De Simone, sarà pubblicato il bando internazionale per la gestione della cittadella fieristica, con attività legate al crocierismo. Un aspetto che con un mercato bisettimanale non ha nulla a che vedere.