Alla fine stanno pagando i più deboli. Da un lato i lavoratori che ormai da settimane protestano senza però riuscire a sbloccare una situazione stipendi che li sta portando all’esasperazione. Dall’altro gli studenti disabili di Messina e provincia che frequentano le scuole superiori e che continuano a combattere le inefficienze e i disagi di quel servizio di trasporto e assistenza che la Provincia dovrebbe garantire loro e che invece è un lungo tunnel senza via d’uscita. Oggi molti di quei ragazzi sono rimasti a casa perché gli operatori che li accompagnano a scuola e li assistono sono in protesta. Da giorni chiedono risposte su quegli stipendi che mancano da gennaio, ma neanche le numerose riunioni a Palazzo dei Leoni sono riuscite a placare gli animi e a scongiurare il peggio per gli utenti. E così oggi niente scuola per chi senza quel servizio non ha modo di raggiungere gli istituti o di frequentare le lezioni perché non autosufficiente.
A raccontarlo sono i loro genitori, padri e madri che stanno combattendo questa assurda battaglia non solo per i diritti dei proprio figli, ma anche per gli operatori che sono stati ridotti alla fame. Non ci stanno però a vedere quei ragazzi disabili pesantemente discriminati e puniti per colpe non imputabili a loro. “Non è certo loro la colpa di essere disabili, non è certamente loro la colpa se la Provincia Regionale espleta gare al 100% del ribasso, che come più volte ribadito non garantiscono il risultato d'impresa, costringendo le cooperative a rivalersi sui lavoratori non pagandoli. Non è la loro la colpa se i contratti fra Provincia e Cooperativa vengano siglati con mesi di ritardo dal giorno di affidamento, non è certo colpa loro se la Provincia Regionale di Messina non controlla la capacità finanziaria delle cooperative aggiudicatarie. Ma tutte queste mancanze si ripercuotono sui nostri figli che rimangono a casa, interrompendo il processo d'integrazione”.
Sono le madri e i padri del comitato “Genitori figli speciali di Messina” che non sono rimasti con le mani in mano e hanno già presentato denuncia alla Procura della Repubblica per interruzione di pubblico servizio. Non dimenticano però la battaglia occupazionale di questa vertenza e ancora una volta manifestano la loro vicinanza e solidarietà ai lavoratori che, anche loro vittime, sono senza stipendio dal mese di gennaio.
I lavoratori ormai esasperati intanto continuano certezze in merito alla prosecuzione del servizio dopo il28 aprile e il pagamento degli stipendi relativi ai mesi di gennaio e febbraio. La Fp Cgil e i lavoratori dicono grazie al comitato e ricordano che la Provincia regionale deve immediatamente provvedere a un nuovo bando di gara eliminando alcune storture -dichiarano Clara Crocé, Segretario Generale, e Gianluca Gangemi responsabile del servizio Saip- quali la previsione del ribasso al 100% e la mancata retribuzione in caso di assenza del ragazzo. La Fp Cgil ha sollecitato l’intervento del Prefetto e continua a chiedere aiuto al Palazzo del Governo. Ormai lo stato di esasperazione dei lavoratori è incontrollabile, i disagi per gli utenti si toccano con mano, dunque intervenire al più presto è un obbligo.
F.St.