Prestazione pessima, gol bellissimo. A Rieti il Messina passa all’86’ con una perla di Ionut

Un sospiro di sollievo a 4 minuti dalla fine, un pericolo scampato in extremis grazie alla prodezza di un singolo. Sulla squadra meglio stendere un velo pietoso. Contro il fanalino di coda Lupa Castelli Romani, la cui pochezza in campo si è vista tutta, il Messina è riuscito a non creare nessuna occasione pericolosa nella ripresa, quando serviva un’inversione di rotta dopo un primo tempo scialbo, caratterizzato solo dal palo di Giorgione.

Un girone di differenza, dal giorno alla notte. In seguito alla vittoria dell'andata, davanti ad oltre 5mila tifosi, il Messina si issava al primo posto solitario in classifica dopo 8 giornate nelle quali aveva conquistato 4 vittorie e 4 pareggi. Nelle successive 16 partite i biancoscudati hanno ottenuto solo 3 vittorie e 6 pareggi, a fronte di 7 sconfitte. Un crollo che si è visto tutto, soprattutto nelle ultime due partite: l’inopinata sconfitta interna contro l’Andria e la risicata vittoria di oggi contro la Lupa. Nonostante i risultati opposti, in entrambi i casi il Messina ha giocato molto male, anche considerando le condizioni degli avversari.

I tre punti sono importantissimi ma è bene che la squadra si metta in testa che, giocando in questo modo, la corsa salvezza non è ancora finita. I peloritani sono ora attesi dal doppio turno casalingo contro Foggia e Melfi, prima del derby di Catania. I satanelli lottano per il vertice ma sono usciti inaspettatamente sconfitti con un secco 3-0 da Andria, mentre i lucani si trovano in piena zona play out. Servono punti e prestazioni totalmente diverse rispetto alle ultime due.

IL PRE PARTITA:

Due pareggi e due sconfitte nelle ultime quattro giornate, l’ultima sciagurata e senza alcuna reazione in casa contro l’Andria. Per il Messina è il momento più difficile della stagione perché i punti di vantaggio sulla zona play out sono rimasti solo sei e la squadra è apparsa in enorme difficoltà. La buona sorte viene in aiuto visto che proprio adesso il calendario prevede la gara sulla carta più facile. La buona sorte, però, bisogna saperla sfruttare, altrimenti si rischia grosso. I peloritani sono di scena a Rieti, in casa del fanalino di coda Lupa Castelli Romani, che finora ha collezionato appena 8 punti (più uno di penalità) e una sola vittoria, tra l’altro con rete dell’attuale giallorosso Scardina, all’88’ contro la Paganese. Poi 6 pareggi (5 in casa e 1 in trasferta) e ben 17 sconfitte (le ultime 4 consecutive), peggior attacco del campionato (14 reti) e peggior difesa (44 reti). La zona play out è distante 8 punti, un’infinità per una squadra che 8 punti li ha conquistati in 24 giornate e che quindi sembra ormai mestamente destinata alla retrocessione diretta. Diversi i cambi in formazione operati da mister Di Napoli, soprattutto in difesa, dove esordisce Ionut nel ruolo di terzino destro, De Vito torna al centro e Zanini a sinistra. A centrocampo c'è di nuovo Baccolo, mentre in avanti Scardina prende il posto di Barisic.

IL PRIMO TEMPO

La partita inizia a ritmi lenti e si accende un po’ solo nel finale di frazione. Al 6’ e al 7’ i peloritani ci provano con due tiri non irresistibili da fuori di Scardina e Fornito, entrambi respinti da Tassi. Più pericoloso, invece, il colpo di testa di Scardina, al 17’, su cross di Fornito: ancora una parata dell’estremo locale. Le due squadre mostrano tutti i propri limiti con tiri dalla distanza che si perdono abbondantemente sul fondo o che sono facilissima preda dei portieri. Alla mezz’ora il Messina rischia grosso: Scicchitano serve al limite dell’area Morbidelli, che stoppa e tira costringendo Berardi a distendersi per alzare sopra la traversa. Poi, finalmente, i peloritani alzano un po’ il ritmo e al 37’ sfiorano la rete del vantaggio: la difesa laziale pasticcia, Di Bella serve involontariamente Giorgione che s’invola, entra in area, supera Rosato e batte a rete ma colpisce un clamoroso palo interno. Non succede più niente fino al riposo, il Messina dovrà cambiare marcia per portare a casa i tre punti.

IL SECONDO TEMPO

Nella ripresa ciò che sorprende, in negativo, è la totale mancanza di occasioni pericolose da parte del Messina. Dopo venti minuti di sbadigli e di calcio da categoria inferiore, è la Lupa ad andare vicina alla rete, quantomeno potenzialmente: il cross in area di Carta trova De Gol tutto solo al centro dell’area, ma il centrocampista laziale spreca malamente sparando alto. Se la squadra di casa si trova all’ultimo posto in classifica, con appena 8 punti in 24 giornate, c’è un motivo. Eppure il Messina non ne approfitta e continua a non creare nulla di buono. Il grosso rischio è quello di non portare a casa più di un punto, uno scenario che sembra sempre più concretizzarsi con il passare dei minuti fin quando all’86’ l’esordiente Ionut inventa la rete della vittoria: Maiorano respinge male proprio sui suoi piedi ma la porta è lontana; il rumeno tira fuori dal cilindro un esterno destro di rara potenza e precisione, imparabile per Tassi. Il Messina tira un sospiro di sollievo e mantiene il vantaggio negli ultimi minuti, cogliendo tre punti fondamentali in ottica salvezza. Adesso ne mancano davvero pochi per raggiungere l’obiettivo ma lo stesso non si potrà abbassare la guardia. Giocando come oggi e come contro l’Andria non si va lontano.

IL TABELLINO:

LUPA CASTELLI ROMANI – MESSINA 0-1

LUPA CASTELLI ROMANI: Tassi, Rosato, Carta, Di Bella, Prutsch (79' Kosovan), Aquaro, De Gol, Maiorano, Roberti, Scicchitano (54' Falasca), Morbidelli (67' Mastropietro). All. Palazzi

MESSINA: Berardi, Ionut, Zanini, Baccolo, Martinelli, De Vito, Fornito (63' Barisic), Giorgione, Tavares, Gustavo (92' Barilaro), Scardina (90' Giuseppe Russo). All. R. Di Napoli

ARBITRO: Vittorio Di Gioia di Nola

ASSISTENTI: Davide Argentieri di Viterbo e Stefano Cordeschi di Isernia

RETI: 86' Ionut

ANGOLI: 2-7

AMMONITI: 41’ Scardina, 54' De Gol, 55' Ionut, 59' Maiorano, 69' Barisic

RECUPERI: 1’ e 4'

(Marco Ipsale)