Tribunale di Messina, dopo 15 mesi Tarzia è la nuova presidente

Tribunale di Messina, dopo 15 mesi Tarzia è la nuova presidente

Alessandra Serio

Tribunale di Messina, dopo 15 mesi Tarzia è la nuova presidente

lunedì 16 Settembre 2024 - 17:00

"Tribunale come casa dei diritti e di tutti quelli che chiedono giustizia", è l'intento della nuova presidente. Cerimonia di insediamento affollatissima da colleghi messinesi e calabresi

E’ stata una cerimonia di vera unione tra Sicilia e Calabria quella di stamane nell’aula di Corte d’Assise di Palazzo Piacentini, affollata per l’insediamento della nuova presidente del Tribunale Olga Tarzia. Tra i banchi e in piedi, insieme ad avvocati, magistrati e personale della giustizia del Distretto di Messina, anche tantissimi “omologhi” calabresi, dove Tarsia ha operato fino ad oggi, per rendere omaggio alla sua prestigiosa nuova nomina e testimoniare l’affetto e la stima raccolta negli anni precedenti, nei vari uffici ricoperti come giudicante.

Olga Tarzia, nominata all’unanimità dal Consiglio superiore della magistratura, va ad occupare un posto scoperto da 15 mesi esatti, quando la presidenza del Tribunale rimase vacante col pensionamento di Marina Moleti. A reggere l’ufficio in questi mesi è stato Massimiliano Micali, magistrato di consolidata esperienza e capacità organizzativa che la Tarzia ha ringraziato, annunciando che continuerà ad avvalersi delle sue doti.

Tarzia protagonista della “primavera calabra”

Proprio Micali ha guidato la cerimonia di insediamento, aperta dal procuratore capo Antonio d’Amato che, ripercorrendo il curriculum della nuova presidente e sottolineando l’importanza della nomina per un distretto in cronica sofferenza di personale, ha condiviso un significativo ricordo personale: “Olga Tarzia appartiene a quella generazione di magistrati che hanno fatto la storia del distretto di Reggio Calabria negli anni in cui, dopo tante attese, sono arrivati rinforzi tra i ranghi dei magistrati. Lei, insieme ad altri, non aveva a cuore solo il lavoro ma anche l’accoglienza dei giovani magistrati, contribuendo a quella “primavera” della giustizia calabrese”.

Tribunale come casa della giustizia di tutti

Dopo una lunga scaletta di interventi che hanno testimoniato le sue grandi doti umane, professionali e organizzative, essenziali per la gravosità del compito che l’aspetta, Tarzia ha esordito scherzosamente: “Non illudetevi. Sono emozionata ed entusiasta per questo nuovo incarico ma anche timorosa. Ho studiato in questa città ma non conosco bene la realtà giudiziaria, dovrò analizzarla per individuare le debolezze e i punti di forza di questo Tribunale. So che è stato fatto molto e sono stati centrati molti obiettivi ma sono anche consapevole che centrare l’obiettivo del 40% dell’arretrato smaltito sul piano civile, entro il 2026, sarà veramente arduo. Mi preme però sottolineare che per me un giudice non è un burocrate e il suo valore non si misura soltanto in provvedimenti prodotti ma un Tribunale deve anche garantire umanità, deve essere la casa dei diritti, della giustizia, cui tutti quelli che ne necessitano possano rivolgersi“.

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