«Crediamo che sia arrivato il momento di fare chiarezza. Non è più sopportabile il balletto delle cifre riguardo i bilanci, l’incertezza sull’entità dei debiti, che gravano sulla Finanza pubblica messinese».
A dirlo è CapitaleMessina che chiede un intervento della Corte dei Conti per mettere un punto sulla situazione economico-finanziaria di Palazzo Zanca e ricominciare a discutere su dati certi.
«La confusione regna sovrana, non da ora evidentemente, perché stiamo continuando a pagare gli errori del passato, ma ora bisogna capire dove andiamo, perché come sembra dalla lettura degli atti, primo tra tutti la relazione del Sindaco De Luca, ed ancor più dalle notizie di questi giorni, il timore è che la strada obbligata sarà quella del dissesto. Dissesto che non piace a nessuno, è vero, ma è altrettanto sbagliato continuare a seguire strade che non portano a nulla, e che lasciano la situazione nel limbo dell’incertezza. Oltretutto c’è la spada di Damocle dei milioni di euro di crediti non riscuotibili AMAM e la prevedibile bocciatura del concordato Messinambiente» scrivono Paolo Bitto e Gianfranco Salmeri.
Ed è per questo che il 15 ottobre l’esperto di Finanza pubblica di CapitaleMessina ha inviato una lettera alla Corte dei Conti, perché si faccia finalmente chiarezza su quella che appare come un groviglio finanziario inestricabile.