E' arrivata nel tardo pomeriggio di sabato la sentenza di primo grado scaturita dall'operazione Tris, l'indagine dei Carabinieri su un vasto giro di truffe ai danni delle compagnie assicurative, messe a segno a Messina e provincia.
Il pubblico ministero Marco Accolla, lo scorso settembre, ha chiesto ai giudici della I sezione Penale (presidente Grasso) 40 condanne ed una sola assoluzione per prescrizione.
Ecco il dettaglio delle condanne:
8 anni per Gaetano Molino, 5 anni per Antonella Lui, 2 anni e 2 mesi per Giacomo Lo Surdo, 3 anni e 2 mesi per Concetta Totaro; 1 anno e 8 mesi per Salvatore Russo, 2 anni e un mese per Francesco Bonanzinga; 2 anni e mezzo per Vittorio Contiguglia; 2 anni per Umberto Di Blasi e Giuseppe Gangemi, 3 anni e mezzo per Carmelo Muscolino; 3 anni per Arcangelo Settimo; 4 anni per Adriano D’Angelo, 4 anni e 2 mesi Mauro D’Angelo,3 anni e 4 mesi per Elisa Di Lauro, 2 anni e 10 mesi per Giovanni Muscolino, un anno e 8 mesi per Carmela Alaimo, 2 anni e mezzo per Lorenzo Donato, un anno e mezzo per Saghir Mouod, Stefano Ingegnere, Giuseppa D'Angelo e Nicola Girasella,1 anno e 8 mesi per Ahmed Mouhoub e Nicola Tindaro Basile; un anno e 8 mesi (in continuazione) per Antonino Cucinotta e Giovanni Ferrara; un anno e mezzo per Antonio Pesco, Antonino Celona, Angelo Scopelliti, Pasquale Di Stefano, Sahid Moubhad e Sebastiano Visalli.
Assolti Nunzio Commisso, Sabrina Sciuto, Davide Galletta, Crisian Panarello, Emanuele Cariddi, Andrea Mutto, Rosy Marchetta, Angelo Di Bella, Concetta Campagna e Tommaso Arena.
L'inchiesta ha preso il via da un sinistro stradale sospetto del 2010, gestito da uno studio di consulenza, quello di Molino, che si è scoperto non essere abilitato.
Le ipotesi di reato a vario titolo sono di associazione a delinquere, truffa, falso e riciclaggio. Nel 2015 scattò il blitz con 20 arresti dell'Arma e della Polizia Municipale di Messina.
Tra i casi eclatanti scoperti, l'incidente denunciato da uno degli indagati che in realtà aveva effettuato una rapina.