Avevano messo in piedi una piccola organizzazione che finalizzata a truffare ignari clienti su Ebay. Utilizzavano falsi account, fornendo alla società che gestisce il sito di aste on line documenti falsi. Il resto veniva da se. Mettevano in vendita articoli di vario genere ed una volta riscosso il denaro, tramite carte Postepay, non spedivano la merce ai clienti. Una volta partite le denunce ai Carabinieri ed alla Polizia Postale l’inchiesta è stata poi trasferita alla Guardia di Finanza che ha individuato i responsabili della truffa. Oggi tre messinesi sono comparsi davanti al Gup Daria Orlando. Uno di loro ha chiesto di essere giudicato con il rito abbreviato. Si tratta di Innocenzo Alibrandi, 37 anni di Camaro Inferiore. L’uomo ha patteggiato una pena a 2 anni di reclusione. Sono stati, invece, rinviati a giudizio Giuseppe Fornaro, 43 anni ed Antonino Canto, 37 anni. Dovranno comparire davanti ai giudici del Tribunale il 9 febbraio prossimo.
Le truffe sarebbero commesse fra l’aprile 2007 ed il dicembre 2008. Ognuno dei tre imputati aveva un compito ben preciso. L’organizzatore, secondo l’accusa, era Giuseppe Fornaio. Era lui che trovava persone disposte ad accendere carte postepay per ricevere i proventi delle truffe. L’esecutore materiale era invece Alibrandi. A lui toccava il compito di creava account intestati a terza persone, soprattutto militari dell’Esercito in servizio con lui o ex compagni di corso alla Scuola Sottufficiali. Alibrandi realizzava falsi documenti di riconoscimento da inviare alla società che gestisce il sito Ebay. Antonino Canto utilizzava la propria carta Postepay sulla quale riceveva i proventi delle vendite fittizie. La Guardia di Finanza ha scoperto ben 24 truffe commesse ai danni di 40 clienti di varie città italiane. Ma fra i truffati ci sono anche due messinesi ed una ragazza di Milazzo. I tre vendevano in particolare telefoni cellulari, notebook, pc portatili, play station, caschi per motociclisti e canne da pesca.