Metteva in vendita oggetti di vario tipo sui principali portali di commercio elettronico, stabiliva un contatto con l’acquirente, concordava le modalità di pagamento ma, al momento del saldo, non inviava nulla rendendosi irreperibile.
Riusciva così a farsi pagare somme dai 400 ai 1000 euro circa, per borse griffate, telefonini, elettrodomestici, persino attrezzi per la pesca, in realtà mai esistiti o quantomeno mai recapitati alle vittime.
Un numero allarmante di truffe commesse negli ultimi due anni, ricostruite dalle indagini della polizia, coordinate dall’autorità giudiziaria. Il Tribunale di Messina ha emesso la misura degli arresti domiciliari. Il 31enne è stato arrestato dalla Squadra Mobile della Questura di Messina.
A Capo d’Orlando, invece, sequestrate alcune piante di cannabis e sostanza stupefacente dello stesso tipo trovate in casa di un 42enne, denunciato per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.