Ha taciuto A. M., il messinese di 58 anni ai domiciliari da circa una settimana per truffa aggravata, falso materiale e contraffazione di pubblici. Comparso davanti al gip Maria Vermiglio per l’interrogatorio di garanzia, M. si è avvalso della facoltà di non rispondere. E’ difeso dall’avvocato Salvatore Papa.
L’uomo aveva messo in scena una perfetta truffa che aveva come scenario il Tribunale di Messina. Vantando importanti amicizie, faceva credere alla vittima che ci fosse la possibilità di investire del denaro in procedure fallimentari gestite dalla Sezione Fallimentare, con interessi trimestrali sicuri ed elevati.
Alla vittima sono state prodotte persino false ordinanze a firma di magistrati dove si comunicava agli investitori l’abbassamento del tasso di interesse a seguito di una riunione tenutasi dal consiglio responsabile della gestione finanziaria dei fallimenti o le nuove tabelle relative agli investimenti alla luce di una nuova circolare ministeriale con tanto di numero e decorrenza. Il truffatore falsificava abilmente documenti in cui si invitavano gli investitori ad aderire ad una diversa opzione d’incasso degli interessi a mesi sei “che avrebbe determinato un aumento dello spread” o ancora il rinvio del rimborso degli interessi “stante il momento di stasi del mercato immobiliare e finanziario”.
Soltabto dopo molto tempo ed serie di escamotage la vittima ha chiesto il recupero e ha scoperto che nessun tipo di investimento era possibile presso la Sezione Fallimentare o comunque all’interno del Tribunale.