Giardini Naxos. Crisi turistica, un “Patto” comprensoriale per allungare la stagionalità

La crisi turistica, la riduzione degli occupati e il lunghissimo periodo di chiusura nel periodo di bassa stagione e nel periodo invernale delle attività ricettive sono al centro di un progetto che parte dall’Amministrazione di Giardini Naxos e che dovrebbe portare ad un Patto comunale, comprensoriale o d’area. Mario Ianniello, nella sua qualità di esperto del primo cittadino, a titolo gratuito, ha già consegnato al primo cittadino, Nello Lo Turco, una bozza di programma.

L’attenzione è focalizzata sul lunghissimo periodo di chiusura delle attività ricettive alberghiere ed extra alberghiere, degli esercizi di ristorazione e di bar, degli esercizi commerciali e dell’indotto relativo. “Dai dati – evidenzia Iannello – risulta che durante l’anno solare ogni lavoratore stagionale non fa più di 4 0 5 mesi di lavoro, mediamente, se vogliamo essere ottimisti… Questo programma – prosegue -si prefigge di sviluppare un ragionamento sul lavoro e l’applicazione di un metodo o sistema di allungamento della stagionalità (“destagionalizzazione”) almeno superando i 7-8 mesi di lavoro, trovando poi anche la possibilità di intervento e di sostegno al reddito di tutti coloro che andrebbero in disoccupazione involontaria”.

L’amministrazione comunale di Giardini-Naxos sottoporrà la relazione a tutti i sindaci dell’hinterland turistico ed all’Unione dei Comuni di cui Giardini-Naxos è parte integrante. “Si tratta di un Patto comunale, comprensoriale o d’area sul lavoro, del lavoro e per il lavoro”, rimarca Iannello. “Per raggiungere l’obbiettivo – prosegue – così come prefissato, e ad una conclusione dell’iter in modo concreto e positivo e dopo la sottoscrizione del protocollo d’intesa, saranno coinvolti, attraverso le loro responsabilità istituzionali, le organizzazioni sindacali dei lavoratori e delle categorie del settore, le associazioni imprenditoriali dell’accoglienza turistica e quelli delle categorie dei pubblici esercizi, del commercio”.

C. Casp.