Ordinanza Oliver: i cittadini denunciano la mancanza di controlli

Questa volta il problema non è la legge, ma farla applicare. A seguito della morte del cavallo Oliver, deceduto forse a causa del troppo sforzo nel tirare le carrozze che portano in giro i turisti per la città, nelle ore più calde della giornata, l'amministrazione comunale, su iniziativa dell'assessore Ialacqua ha emesso un'ordinanza col fine di regolamentare l'attività del trasporto delle carrozze, per tutelare la salute degli animali. Il problema infatti non riguarda l'utilizzo degli animali per attività economiche e turistiche, ma lo sfruttamento di questi al di là dei limiti di legge, compromettendone gravemente la salute e, come nel caso di Oliver, determinandone pure la morte.

Oggi, a Palazzo Zanca, numerose associazioni animaliste hanno incontrato l'assessore all'Ambiente Ialacqua, per discutere di numerosi temi legati alla tutela degli animali, e durante la discussione è emerso che più di una segnalazione di carrozze sovraffollate trainate da cavalli nelle ore più calde della giornata è stata ignorata dagli uomini della polizia Municipale ed anche dalla Polizia Provinciale; adducendo a pretesti di non competenza della materia o di carenza di unità da inviare.

Di fatto, nonostante l'ordinanza stabilisca che qualora la temperatura andasse oltre i 33°, le carrozze abbiano l'obbligo di fermarsi, le segnalazioni parlano di carrozze con sedici persone a bordo (quando il limite consentito per legge è di 5 persone, compreso il conducente) circolare per le strade della città con temperature ben oltre i 35°. Questo è ancora un esempio di come il controllo e il rispetto delle norme, a Messina, sia un "fenomeno" che ancora stenta ad affermarsi.