La loro elezione risale ad oltre un mese fa, 9 e 10 giugno, ma solo venerdì assumeranno ufficialmente la carica per la quale sono stati scelti dagli elettori messinesi. I 40 consiglieri comunali scaldano i muscoli in vista dell’ “esordio”, che avverrà venerdì mattina alle ore 10,30 con l’insediamento.
All'ordine del giorno della prima seduta dell’organo consiliare, rinnovato dopo le elezioni ammnistrative, ci saranno: il giuramento dei quaranta consiglieri neo eletti; il giuramento del sindaco, Renato Accorinti; la verifica delle condizioni di eleggibilità, convalida, incompatibilità ed eventuali surroghe; l'elezione del presidente del Consiglio e dei vice presidenti.
A parte il rito del giuramento, il resto sarà tutt’altro che scontato. Si prevedono infatti “scintille” sia per la verifica delle condizioni di eleggibilità di alcuni consiglieri che per l’assegnazione delle poltrone dell’Ufficio di presidenza, alle quali tutti i partiti – rimasti a bocca asciutta con la vittoria di Accorinti – ambiscono. Ma andiamo con ordine ed iniziamo dai dubbi circa l’eleggibilità di alcuni rappresentati del Civico consesso, sollevati da Nello Pergolizzi già consigliere comunale negli ultimi cinque anni e primo dei non eletti nella lista dell’Udc. L’ex esponente di Fli ha già depositato alla Segreteria Generale del Comune un atto di diffida ad adempiere per il subentro in Consiglio al posto di Mariella Perrone, che sarebbe ineleggibile perché dipendente comunale, seppur in aspettativa . Rispetto a quanto già scritto nei giorni scorsi (vedi correlato) , la novità è che, nelle prossime ore, l’atto di Pergolizzi sarà integrato con la “segnalazione” di altro caso di ineleggibilità e incompatibilità, sempre in casa Udc ovviamente, riguardante il dirigente medico Andrea Consolo, che secondo l’ex consigliere comunale è ineleggibile in virtù della legge 31 del 1986 ed incompatibile in virtù del decreto legislativo 39 del 2013 . Per mettere i consiglieri comunali di fronte alle proprie responsabilità, l’ultima parola sui due casi spetta infatti al Consiglio comunale, in mattinata Pergolizzi ha inviato ai 40 consiglieri comunali un atto di diffida per mezzo raccomandata, lanciando a tutti un segnale chiaro ed inequivocabile e cioè che fa su serio e che questa battaglia intende portarla avanti sino in fondo. Per quel che riguarda la posizione di Consolo, l’ex di Fli ha inviato una lettera anche al commissario straordinario dell’Asp, Manilio Magistri, affinché intervenga sulla vicenda e dica con chiarezza se un dirigente medico può svolgere il ruolo di consigliere comunale .
Intanto, la Perrone e Consolo si definiscono tranquilli circa la legittimità della loro posizione, ma non nascondono che stanno ascoltando vari pareri legali. Tra poche ore ormai, la patata bollente arriverà in Consiglio Comunale, che dovrà dirimere anche un’altra questione non da poco: l’elezione dei tre componenti dell’Ufficio di Presidenza. Il Pd vuole lo scranno più alto, che Emilia Barrile, la più votata dei 40 consiglieri comunali, rivendica con forza, alla luce dei suoi 2500 voti, ma con non poche resistenze all’interno del suo stesso partito. L’Udc pare “si accontenterebbe” della vice-presidenza, per la quale D’Alia avrebbe pensato alla new entry Libero Gioveni, il più votato della lista, che sarebbe così premiato per il risultato elettorale e “fidelizzato”. I democratici riformisti di Picciolo e Greco escono dal cilindro un nome ed un volto nuovo , quelli del giovane ed inesperto Nino Interdonato , che nella lotta interna al centro sinistra potrebbe incontrare i favori di chi non vuole sostenere la Barrile. Anche il Pdl vuole mettere le mani sull’Ufficio di presidenza e pur non avendo dalla sua parte i numeri potrebbe approfittare delle divisioni del centro sinistra e siglare accordi sottobanco, tutelati dal voto segreto. Escluso che sia Trischitta il candidato, che preferisce il ruolo di capogruppo, i nomi in ballo potrebbero essere quelli di Piero Adamo o Daniela Faranda, che ricevono apprezzamenti trasversali.
Chi alla fine la spunterà lo sapremo solo venerdì, ma già adesso sappiamo che almeno la prima seduta sarà presieduta dal consigliere più anziano per preferenze individuali , che è appunto la consigliera del Pd Emilia Barrile.
A lei il compito, secondo quanto previsto dalla legge, di invitare il sindaco a prestare giuramento, secondo la formula prescritta, e successivamente anche il Consiglio comunale a prendere atto dell’avvenuto giuramento. Non parteciperà alla prima seduta del Civico Consesso, almeno non in qualità di consigliere comunale, l'assessore della giunta Accorinti, Nino Mantineo, che avrebbe dovuto prendere il posto in Aula di Accorinti. Con una nota inviata alla Segreteria generale del Comune, l’assessore ha formalizzato le proprie dimissioni da consigliere , rinunciando così al doppio ruolo, sebbene non vietato dalla legge. Al suo posto entrerà Ivana Risitano, eletta, come Accorinti e Mantineo, nella lista “Accorinti Sindaco – Cambiamo Messina dal Basso”. (Danila La Torre)