Dalla piazza all’Aula consiliare. Dopo la manifestazione davanti a Palazzo Zanca per gridare il proprio no alla mozione di sfiducia, i supporters del sindaco Renato Accorinti si organizzano in vista dello sfiducia day.
Come deciso dalla Conferenza dei capigruppo, la seduta ad hoc di Consiglio Comunale si terrà mercoledì 15 febbraio e l’esperto del sindaco alla comunicazione, Gianpiero Neri, meglio conosciuto come Gianpiero Già, ha deciso di chiamare a raccolta gli accorintiani per partecipare come pubblico. Con un “invito” su Facebook lancia il seguente messaggio: “Saremo tutti un aula in occasione della votazione del Consiglio Comunale di Messina che vuole sfiduciare il sindaco Renato Accorinti”.
Intanto, prosegue anche la raccolta firme avviata il giorno della manifestazione a Piazza Unione Europea. Al momento la petizione è stata sottoscritta da 1608 persone.
Ecco il testo:
«I sottoscritti cittadini dichiarano la loro assoluta contrarietà alla mozione di sfiducia nei confronti di Renato Accorinti, sindaco della Città Metropolitana di Messina, e della sua Giunta.
L'interruzione dell'attività amministrativa, ed il conseguente commissariamento, metterebbero a serio rischio l'azione di risanamento economico, le transazioni per il riequilibrio finanziario, la gestione di tutti gli iter di finanziamento in atto (ad es: il Bando per le Periferie, il Pon Metro, il Master Plan, etc.), l'avvio dei bandi dei servizi sociali e di assunzione del personale del Comune, la gestione della liquidazione di MessinAmbiente, la nascita della nuova società per i rifiuti, la stabilizzazione dei precari.
Il commissariamento colpirebbe la Città Metropolitana con danni inevitabili paragonabili solo a quelli subiti dai commissariamenti precedenti.
Le motivazioni esposte nella mozione di sfiducia NON SONO PIU' ATTUALI ed è palese rimanga SOLO un accanimento ideologico e strumentale verso l'azione del Sindaco e della sua Giunta.
Le reali motivazioni di questa mozione non hanno evidentemente nulla a che fare con quelle espresse nella mozione.
Ciò lascia spazio a ovvie interpretazioni che umiliano chi ha proposto la sfiducia e chi con protervia e arroganza la spinge in modo sconsiderato dimenticando i reali interessi dei cittadini e della città!
Chiediamo pertanto al Consiglio Comunale di rinunciare al folle gesto e consentire all'Amministrazione di concludere il mandato nei tempi previsti dalla legge, secondo quanto espresso dalla volontà popolare nelle elezioni del 2013».
DLT