L’operazione Agrinova rischia di creare un precedente che potrebbe creare non pochi problemi all’amministrazione Accorinti. La decisione di inserire i 14 lavoratori della cooperativa che per anni ha gestito verde pubblico e cimiteri nel calderone del percorso di mobilità del personale delle società partecipate aprirà sicuramente delle maglie per le rivendicazioni di altri gruppi di lavoratori che, in qualche modo, negli anni, hanno prestato servizi per conto del Comune. Ci si potrebbe chiedere: “Perché gli Agrinova sì e ad esempio i letturisti dell’Amam o gli ex Maggioli no?”.
Ed è stato proprio l’impiego dei 14 lavoratori ex Agrinova con contratto a tempo determinato all’Amam a riaccendere l’attenzione della Cisl sul caso dei letturisti che oggi operano all’interno di una azienda privata, regolare vincitrice dell’appalto per le letture dei contatori ma dopo aver militato all’interno di quelle cooperative che per decenni hanno svolto il servizio di lettura sul territorio di Messina.
“Così come l’Amministrazione ha preso in considerazione la situazione occupazionale dei lavoratori della ex Agrinova prevedendone l'opportunità ad un utile ricollocazione dei lavoratori nell'ambito dei più ampi interventi di riorganizzazione, ristrutturazione e risanamento delle società partecipate controllate dal Comune di Messina – sostiene Stefano Trimboli, segretario provinciale della Femca Cisl – allo stesso modo la questione dei letturisti ci pare di uguale importanza considerato che il servizio di lettura dei contatori, che prevede collateralmente anche altre operazioni essenziali quali l’anagrafe dell’utenza, il controllo dell’erogazione del servizio, la segnalazione per la sostituzione del contatore, garantisce all’Amam la sua stessa sussistenza economica. Senza letture, infatti, non è possibile fatturare e non sarebbe possibile esigere dall’utenza il costo del servizio, con conseguenze, per l’azienda e per i suoi lavoratori, facili da immaginare”.
La Femca Cisl, alla luce anche delle notizie sulla prossima costituzione della Società Multiservizi, nei giorni scorsi ha inviato una nota al CdA dell’Amam per chiedere un incontro immediato per condividere urgenti contromisure per la tutela delle professionalità acquisite dagli addetti alle letture, sia attraverso l’utilizzo di una clausola di salvaguardia sociale all’interno del prossimo appalto, sia attraverso il prioritario utilizzo di questi lavoratori professionalizzati all’interno dei processi di riorganizzazione dell’Amam che potrebbero prevedere l’accorpamento e l’eventuale internalizzazione dei servizi oggi ceduti in appalto o comunque affidati all’esterno come la lettura dei contatori.
“Tutto ciò – spiega Trimboli – per non disperdere specifiche specializzazioni acquisite e senza dimenticare che riteniamo equo, rispetto a quanto avvenuto per altri lavoratori come gli ex Cea, Feluca e Agrinova, affrontare subito e con la massima trasparenza la questione della salvaguardia occupazionale di questi lavoratori che rischiano di trovarsi in un futuro non troppo lontano con gravi problemi occupazionali. Ci attendiamo, pertanto, dall’Amministrazione Comunale e dall’Amam, risposte immediate sulla questione dei letturisti, così come lo è stato per altri lavoratori a cui è stato garantito giustamente il diritto al lavoro pur attraverso operazioni che ancora oggi richiedono una attenta valutazione sulla loro fattibilità e sostenibilità economica all’interno della complessa materia quale è la riorganizzazione e il recupero di efficienza delle municipalizzate”.