Il modello Taormina può essere quello da applicare anche a Messina. E a questo punto, se non ci saranno nuovi intoppi, il passaggio dei lavoratori Ato3 alla MessinaServizi Bene Comune potrebbe essere siglato mercoledì 4 ottobre. Il commissario della Srr Ettore Ragusa ha convocato ufficialmente Comune, Ato3 e Messinaservizi, Ispettorato del Lavoro, Prefettura e sindacati alle ore 11 di mercoledì 4 ottobre a Palazzo dei Leoni per la sottoscrizione del nuovo contratto. I sindacati sembrano tutti d’accordo. Dopo le rotture e gli scontri che si sono consumati in queste settimane, anche la Cgil adesso ha detto sì al passaggio tramite Srr, così come prevede la Legge 9. Pur ritendendo la legge regionale piena di incongruenze, per il sindacato l’accordo sottoscritto per i 37 dipendenti di Messinambiente del cantiere di Taormina offre tutte le garanzie necessarie.
Mercoledì, nello stesso giorno in cui il Tribunale deciderà del fallimento di Messinambiente, i 51 dipendenti di Ato3 firmeranno il contratto con la Srr Città Metropolitana e poi si procederà con la cessione dei contratti alla MessinaServizi Bene Comune, così come è avvenuto a Taormina con la Mosema.
In questi due giorni l’amministratore unico Beniamino Ginatempo dovrebbe avere sulla scrivania l’accordo per valutare i dettagli dei passaggi, a questo punto però la strada dovrebbe essere davvero un po’ meno ripida.
Per Clara Crocè nessuna guerriglia sindacale: “Abbiamo respinto fin dall’inizio il modello proposto dall’Ispettorato del Lavoro per S. Teresa e infatti su Taormina è stato fatto un percorso diverso”.
“Per i lavoratori della Messinambiente – hanno spiegato Crocè e Fucile – la condizione è tutta da vedere. La Cgil continua ad assumere una posizione forte e di denuncia in difesa di tutte le maestranze. “Non è possibile – hanno evidenziato – che in una stessa azienda si assumono lavoratori con tutele diverse e ciò accadrà grazie al governatore Crocetta che non solo non ha voluto chiarire che il trasferimento dei lavoratori tra società partecipate può avvenire ai sensi dell’ art.202 D.lgs 152/2006 ma ha peggiorato ancor più la situazione discriminando i lavoratori con l’ultima ordinanza. Paradossalmente – è stato sottolineato – la MessinaServizi dovrà assumere i 540 lavoratori con due modalità diverse, i primi quelli che hanno un’anzianità maggiore dovranno transitare alla Srr, quelli assunti dopo il 2009 tramite l’art.6 del Ccnl. Quindi i secondi avranno più tutele dei primi. Per la Cgil è necessario garantire tutele per tutti i lavoratori della Messinambiente senza distinzioni e discriminazioni.
Cgil e Fp chiederanno agli organi competenti di intervenire sull’ultima ordinanza del presidente della Regione e denunciano questo clima sulle spalle dei lavoratori.
Cgil e Fp chiamano fortemente in causa il sindaco Accorinti e l’intera giunta comunale perché siano parte attiva nella gestione di questa vertenza. “Al momento – è stato fatto presente – lasciata in capo all’amministratore unico della MessinaServizi che continua a tentennare trincerandosi dietro continue consulenze legali”.
Non mancano dunque gli attacchi nei confronti dell’Ispettorato del Lavoro e dell’amministratore Ginatempo, ma giorno 4 si dovrebbe finalmente chiudere il cerchio.
Francesca Stornante