E’ durata esattamente due mesi l’occupazione del Teatro in Fiera. Stamattina alle 9 la struttura è stata circondata dagli uomini dei reparti Celere di Reggio Calabria e Catania e dalla Digos di Messina. Uno spiegamento di forze imponente per liberare il Teatro Pinelli, come gli occupanti lo hanno ribattezzato ricordando l’anarchico che volò giù da una finestra della Questura di Milano. Gli agenti hanno notificato agli occupanti un decreto di sequestro preventivo della struttura firmato dal gip Daniele Urbani.
Contestualmente gli uomini della Digos hanno notificato dieci avvisi di garanzia emessi dal sostituto procuratore Diego Capece Minutolo. I provvedimenti, in cui si ipotizzano i reati di invasione di edificio, deturpamento e imbrattamento, apertura abusiva di luoghi pubblici in concorso, hanno raggiunto Carmelo Alati,Alessandro Arena, Massimo Camarata, Giulia Corbascio,Giulia Giordano, Viviane Magnisi, Marilin Mantineo, Gaetano Princiotta Cariddi,Claudio Risitano, Filomena Romeo. Pochi minuti dopo sono giunti in viale della Libertà i legali degli occupanti che hanno tranquillizzato i giovani. In realtà tutto è proceduto con molto ordine fino alle 11. Gli agenti stavano facendo uscire dal teatro i giovani uno ad uno e non c’erano stati momenti di tensione.
Solo intorno alle 11,15 i giovani hanno preso la decisione di bloccare il viale della Libertà ed è stato il caos. I manifestanti hanno fermato il transito di auto e TIR. Il blocco è stato rimosso alle 16. Con l’arrivo dei primi mezzi pesanti provenienti dalle navi traghetto della Caronte si è rischiato il collasso. Solo intorno a mezzogiorno la Caronte Tourist ha deciso di dirottare i traghetti che trasportavano Tir verso il porto di Tremestieri. Le auto sono state invece dirottate prima sul viale Giostra e poi all’Annunziata per utilizzare la galleria che conduce nuovamente a Giostra. In tutto questo caos già dalle 9,30 non era in funzione il tram in quanto le forze dell’ordine avevano bloccato i binari con i loro mezzi. Ragion per cui tantissimi utenti, all’oscuro di tutto, sono rimasti a lungo bloccati alle fermate. Una mattinata di deliro in cui si è aggiunto anche il corteo dei lavoratori licenziati dall’Aicon che da via S.Cecilia hanno raggiunto piazza Castronovo. Tutto ciò ha contribuito ad appesantire la circolazione già in tilt.
Tornando all’occupazione del Teatro Pinelli va ricordato che, in questi 60 giorni, sono stati numerosissimi i dibattiti, le assemblee, i dibattiti, le iniziative ludico-ricreative organizzate all’interno del teatro Pinelli, ma dopo il plauso iniziale da parte di tutte le istituzioni qualcosa si rotto e quell’occupazione ad oltranza all’interno delle aree di proprietà dell’Autorità portuale ha cominciato ad essere considerata abusiva e pericolosa, soprattutto per l’incolumità di coloro che vivevano lì dentro giorno e notte. Già da settimane ,il prefetto Stefano Trotta e il presidente dell’Autorità portuale Antonino De Simone avevano invitato gli occupanti a liberare la struttura. Loro stessi a gennaio avevano fatto visita ai ragazzi così come il presidente della regione Crocetta. Gli appelli però sono caduti nel vuoto, da qui la decisione da parte dell’Autorità giudiziaria di procedere alla sgombero forzato.
LE REAZIONI
IL COORDINATORE CITTADINO DI FLI PERGOLIZZI: “Sostegno e piena solidarietà all’operato delle Forze dell’Ordine ed all’Autorità Giudiziaria, che questa mattina hanno proceduto allo sgombero dei locali dell’ex Teatro in Fiera di Messina. Un provvedimento resosi necessario- al fine di ripristinare, dopo due mesi di occupazione abusiva della struttura, sicurezza e rispetto della legge all’interno dei locali di proprietà dell’Autorità Portuale cittadina. Gravissima, irresponsabile ed immotivata è stata poi la scelta operata dagli occupanti, in seguito all’esecuzione del provvedimento di sgombero di bloccare il transito di auto e mezzi pesanti sul viale della Libertà, con gravissime e pesanti ripercussioni per viabilità e sicurezza dei cittadini. Il sopraggiungere dei primi mezzi pesanti, in arrivo dalla costa calabra, ha fatto si che oggi si rischiasse il collasso sulle strade cittadine.
FEDERAZIONE PRC: “Riteniamo questo atto da parte delle autorità grave perché mostra la stessa insensibilità e si assume le stesse responsabilità di chi aveva abbandonato il teatro venti anni fa lasciandolo nel degrado, esposto alle incurie del tempo. Noi della Federazione del PRC di Messina, esprimiamo la massima solidarietà agli occupanti e la massima indignazione nei confronti di chi non ha colto in questa protesta l’opportunità che l’occupazione, o meglio la liberazione del teatro in fiera, poteva offrire alla città. Il “cartellone” ricco di iniziative culturali ed artistiche del Pinelli, a costo zero per la collettività e promosse dal basso grazie all’entusiasmo di tanti e tante, ha arricchito la monotona vita cittadina. Evidentemente tutto questo ai poteri forti, che da anni hanno ridotto questa città al degrado, ha dato enormemente fastidio”
RESET: “Ribadiamo la nostra solidarietà verso lo spirito dell’iniziativa che ha portato, oramai due mesi fa, all’occupazione poiché crediamo che segnalare e riaccendere i riflettori sul tema della Cultura non possa non essere condiviso. Un ringraziamento va dunque agli occupanti ma solo fino al momento in cui l'obiettivo era, appunto, la sensibilizzazione dell’opinione pubblica. Se le Istituzioni preposte, come leggiamo dagli organi di stampa, avevano però più volte sollecitato lo sgombero dell’area, hanno allora fatto bene ad intervenire. Certo la "teatralità" e le modalità dell’intervento lasciano un po’ perplessi così come l'enfasi ed il dispiego di forze che pare francamente spropositato ed inadeguato alla situazione.Come però abbiamo già avuto modo di chiarire continuiamo a credere nelle regole e nelle Istituzioni. Sul principio che aveva animato l’iniziativa, quindi, reset! si batterà con forza perché continuiamo a credere, anche adesso, che il “Teatro in Fiera”, così come tutti gli altri spazi culturali abbandonati debbano tornare ad essere patrimonio fruibile della Città e dei Messinesi.
IL MOVIMENTO CINQUE STELLE: «L’atto che è avvenuto stamattina al Teatro Pinelli e lo spiegamento di forze (sembrava il G8) che è stato utilizzato per sgomberare una decina di persone pacifiche non ci stupiscono minimamente. Questi cittadini hanno avuto la grave colpa di restituire alla cittadinanza un teatro, rendendolo fruibile e pianificando, in soli 60 giorni, decine di attività gratuite di carattere politico, sociale e culturale che in questa città non sono state organizzate nell’arco di 20 anni.
Vorremmo anche rimarcare le colpe di gran parte della cittadinanza, cieca e sorda di fronte ai drammi veri di una città (leggi sicilia limoni, teatro in fiera, teatro Vittorio Emanuele, servizi sociali, triscele ecc) ed invece pronta a puntare il dito contro dei concittadini, incasellandoli in colori politici e guardandoli con distacco e (spesso) con disprezzo, senza probabilmente mai aver messo piede all'interno del pinelli o aver scambiato due parole con gli stessi . Ma è l'intero concetto di ordine pubblico che va rifondato, assieme alle nostre coscienze».
SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTA’: “Disapproviamo fortemente lo sgombero forzoso del teatro in fiera di questa mattina. Riteniamo che si sarebbe potuta e dovuta ricercare e trovare una soluzione concordata per permettere la continuazione delle attività previste e per non spegnere i riflettori sullo stato di abbandono in cui versano molti spazi pubblici sottratti alla disponibilità dei cittadini.” Così Elio Morabito coordinatore del circolo Città di Messina di Sinistra Ecologia e Libertà e responsabile Cultura della federazione provinciale Si unisce alla presa di posizione del circolo di Sel città di Messina Andrea Carbone, responsabile regionale Enti Locali e politiche dei Beni Comuni dichiarando – Il fantasma triste di un teatro abbandonato e confinato in un malinconico oblio è stato fatto rivivere, regalando alla città uno spazio in cui è stato possibile esprimere idee e creatività. Questa esperienza non può finire qui. In questi giorni, l’Ente Proprietario, ha più volte annunciati come prossimi gli interventi di riqualificazione del teatro e dell’intera area fieristica. Chiediamo che si proceda celermente dando seguito alle parole con azioni che riqualifichino l’intera area, riconsegnandola finalmente e definitivamente alla piena fruizione dei cittadini tutti. Su questo noi vigileremo.”
Il sindacato OrSA Sicilia esprime massima solidarietà agli occupanti del teatro Pinelli « Risulta veramente singolare – si legge in un comunicato – come le istituzioni tengano a far rispettare le “regole” attraverso la repressione di iniziative pacifiche e volte alla tutela del bene comune come quelle poste in essere dai ragazzi del Pinelli. Come OrSA restiamo al fianco dei ragazzi del Pinelli e li sosterremo in ogni iniziativa che intenderanno porre in essere».
Andrea Brancato e Saro Visicaro di AMNISTIA GIUSTIZIA E LIBERTA' si autodenunziano all'Autorità Giudiziaria per le stesse ipotesi di reato per le quali devono rispondere i giovani del Teatro Pinelli: "La discrezionalità non regolata dell'azione penale e i provvedimenti discriminatori rappresentano la più evidente sconfitta dello Stato di Diritto. Anche per questo la Corte Europea dei diritti umani ha già condannato duemila volte l'Italia. "Invadere un edificio, deturpare, aprire abusivamente luoghi pubblici" è parte di quello che quotidianamente fanno da decenni molti pubblici amministratori di questa Città. Molti amministratori che hanno giurato sulla Costituzione e che vengono remunerati con i soldi dei cittadini per amministrare i beni pubblici agiscono spesso e con evidenza contro il bene comune. Nel silenzio e nella complicità di chi dovrebbe garantire i diritti di tutti".