Il movimento Reset ufficializza la candidatura alle prossime amministrative. Ma progetti e programmi sono top secret

«Se l’obiettivo è che la città cambi, anche non ne fossimo noi gli attuatori, la finalità di questa iniziativa è che dai risultati del lavoro comune Messina possa trarne il massimo giovamento possibile in termini pratici». E’ questo il “motto” dei promotori di Reset, che nel corso della conferenza stampa di questa mattina a palazzo dei Leoni hanno presentato i prossimi obiettivi. Uno dei quali è già contenuto nella frase pronunciata da uno dei “volti” del movimento, Alessandro Tinaglia: presentare un proprio candidato alle prossime elezioni amministrative, con una lista di riferimento e candidati per consiglio comunale e quartiere. Top secret il nome del potenziale “corridore”, che non è escluso possa essere donna.

Così come “top secret” rimangono i progetti che Reset intende portare avanti e sui cui contenuti, almeno per il momento, i sostenitori hanno preferito soprassedere: «Per adesso il nostro obiettivo – ha affermato Tinaglia – è quello di costruire una Piattaforma Programmatica Comune, che vedrà i partecipanti sottoscrivere un accordo etico. Verranno impegnati tutti i soggetti che si candideranno alle prossime elezioni comunali e che avranno contribuito a tale lavoro. I risultati saranno presentati alla città il prossimo 28 luglio. Sabato 13 maggio, invece, al locale Nadir di via I settembre, ci sarà il primo degli incontri di lavoro che settimanalmente organizzeremo per definire insieme una strategia di intervento che punti a cambiare Messina. Invitiamo tutti a partecipare».

Reset si prepara dunque alla “discesa in politica” senza però volersi mischiare alla solita politica dei partiti. L’obiettivo, secondo quanto spiegato da Tinaglia, è quello di proporre dei progetti su cui lavorare insieme nel solo interesse della città. Nel caso in cui tale accordo non si trovi, o si trovi solo in parte, Reset afferma fin da ora che non si schiererà con nessuno: «Qualora la poltrona di sindaco si dovesse giocare al ballottaggio, – spiega il “resettino” – se non ci dovessimo identificare né con l’uno né con l’altro candidato rimasti in gioco, inviteremo i nostri sostenitori a non votare». A sostengo della loro “estraneità partitica”, i rappresentanti del movimento affermano di aver rifiutato di sostenere alcune coalizioni coinvolte nelle elezioni amministrative dello scorso 6-7 maggio. Impossibile però sapere di chi si tratti. Affermazioni precise che al tempo stesso si tingono di sfumature: «Tale “rigorosa” posizione – continua Tinaglia – non significa, però, né che non siamo disponibili al confronto con chiunque, anche con coloro con i quali non faremo mai accordi, né che Reset sia a favore dell’antipolitica. Al contrario continuando a credere che la politica sia la più nobile delle arti, siamo per un’altra politica, nella quale il valor e il rispetto della persona siano al primo posto».

Parole di grande valore che devono però acquisire “sostanza”: l’impressione, infatti, ed estendiamo la considerazione anche ai partiti tradizionali o ad altri movimenti spontanei che da qui ai prossimi mesi si presenteranno sulla scena cittadina, è che i tanti punti dei programmi che verranno costruiti “tutti insieme appassionatamente”, potrebbero altrimenti non portare ad alcun risultato utile. (ELENA DE PASQUALE)

(FOTO STURIALE)