Giornata di mobilitazione per i lavoratori Atm ma nessuna buona notizia all'orizzonte

Giornata di mobilitazione per i lavoratori Atm ma nessuna buona notizia all’orizzonte

Francesca Stornante

Giornata di mobilitazione per i lavoratori Atm ma nessuna buona notizia all’orizzonte

mercoledì 10 Ottobre 2012 - 12:43

Sono stati in presidio davanti Palazzo Zanca e poi in Prefettura. I dipendenti Atm sono alla canna del gas e a quanto pare al momento non si può far altro che aspettare che arrivino i finanziamenti regionali e statali. Questo è quanto emerso dall'incontro tra il commissario Alligo e i sindacati.

Hanno bloccato il traffico in via Garibaldi proprio davanti piazza Unione Europea passeggiando sulle strisce pedonali: “Ci hanno lasciati a piedi e noi lasciamo a piedi la città”. Poi hanno spostato la loro protesta in Prefettura dove il vice prefetto Romano ha garantito che scriverà immediatamente alla Regione. I lavoratori Atm che stamattina si sono ritrovati in presidio davanti Palazzo Zanca non ce la fanno più. Hanno atteso 15 giorni dall’ultimo incontro che c’era stato con Croce per dare il tempo al commissario di capire il quadro generale dell’azienda e incontrare l’assessore regionale all’economia Gaetano Armao e poi la dirigenza Atm. Nel frattempo loro sono rimasti in attesa e senza stipendi.

Il segretario generale del comune e commissario Atm Santi Alligo ha ricevuto i rappresentanti sindacali di Orsa, Uiltrasporti, Ugl e Cub e una delegazione di dipendenti. Ma di buone notizie non ce ne sono. Si dovrà attendere la riunione della giunta regionale, che si dovrebbe tenere domani, per capire se arriverà qualcosa da Palermo. Lo ha detto il commissario Croce contattato telefonicamente durante l’incontro. Senza dimenticare che la regione deve all’Atm oltre 8 milioni di euro e che l’ultimo trasferimento risale al settembre 2011, ricordano i sindacati. Somme mai stanziate e che spettano di diritto all’azienda messinese. Intorno al 20 ottobre dovrebbero invece arrivare i trasferimenti statali ma ciò significherebbe che prima del 5 novembre i lavoratori non vedrebbero l’ombra di un centesimo e che percepirebbero solo a novembre un acconto di 1.300 mila euro sufficiente a colmare neppure una mensilità a fronte delle quattro maturate.

Insomma sale la tensione. I sindacalisti si chiedono perché nessuno parli di interruzione di pubblico servizio con un’azienda ridotta all’osso e che mette in strada una media di 16 bus al giorno. Ricordando che invece 49 lavoratori sono stati condannati proprio per questo quando nel 2008 scioperarono per 15 giorni. Loro sono pronti ad andare a Palermo se dovesse servire.

“Una partecipazione cosi ampia – commentano Lasagni Barresi Alizzi e Urdi’ segretari di Uil Orsa Ugl Cub – e’ sintomo del grande stato di esasperazione che stanno vivendo 600 famiglie che non percepiscono stipendio da quasi tre mesi “. “Occorre subito spostare la vertenza in sede regionale – continuano Lasagni Barresi Alizzi e Ursi’ – facendo fronte comune per garantire il salario ai lavoratori e il servizio alla città – come sindacato porremo in essere ogni forma di lotta per assicurare a questi lavoratori pari dignità rispetto agli altri lavoratori per cui si sono già trovate prime soluzioni tampone “. (Francesca Stornante)

3 commenti

  1. storia triste. l’azienda va chiusa. problema sociale, ma continuare con questo stillicidio è un errore. tutte quelle persone non dovevano essere assunte. invece di proteste sterili, le persone in questione dovrebbero chiedere spiegazioni a chi ha determinato questo stato di cose. e a chi li ha assunti…

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  2. È se finisce la bombola?

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  3. Caro Luigi, perchè non vieni tu e ci risolvi subito il problema, ti aspettiamo ………..

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