E’ stata inaugurata ieri pomeriggio nei locali attigui alla Chiesa Madonna della Pace al villaggio Unrra la prima sede del Movimento Cristiano Lavoratori nella zona sud della città. Mcl ha incontrato gli iscritti del Movimento e i cittadini intervenuti e al termine dell’incontro, dopo l’analisi dei problemi principali della zona sud, è stato lanciato un appello a tutti i comitati e le associazioni che sono impegnate dal rione Provinciale a Giampilieri per creare un comitato civico della zona sud. Tra i temi discussi: la tutela del territorio, il rischio idrogeologico dei villaggi, la presenza organizzata di servizi per le comunità periferiche, l’adeguato collegamento con i quartieri lungo le dorsali a pettine che portano alle colline sovrastanti, la presenza sociale di Mcl nel tessuto sociale di questa parte importante della città. Una zona che comprende ben tre circoscrizioni che nella fattispecie contano un’unica grande area metropolitana che il Movimento porta all’attenzione dell’Amministrazione comunale con le proprie e numerose problematiche sociali ed infrastrutturali di cui necessariamente la cosa pubblica deve farsi carico.
“Una realtà estromessa dal circuito della città metropolitana, contrariamente a quanto prospettato dalle varie amministrazioni comunali. Una parte di città fortemente urbanizzata, con un’edilizia popolare fatiscente, realizzata secondo criteri improvvisati e spesso lasciati al buon uso dei privati con la compiacenza della stessa classe politica” ha esordito così il Responsabile zonale Sud del Mcl Nunzio Coglitore, aprendo l’incontro associativo, incontro nato appunto – sottolinea lo stesso dirigente Mcl – “per valorizzare le esperienze dei gruppi civici che trovano spazio in luoghi come le parrocchie, i circoli e le libere associazioni”.
Partendo dai dati forniti dalla “Scheda sulle criticità” presentata dal Movimento, il Presidente Mcl Giuseppe Bottaro ha ricordato come Messina manchi di un assetto organico e sinergico tra le sue due sponde, essendo una città che per definizione geografica scorre lungo un crinale che dal lato tirrenico accompagna la città fino alle porte di Scaletta Zanclea, portando con sé inadempienze e spesso lasciando all’anonimato sociale intere aree (si è parlato di alienazione maggiore a causa del monopolio dei centri commerciali sulle piccole attività), in cui, come afferma Bottaro “è desiderata una rinnovata presenza sociale delle associazioni e del senso civico teso al miglioramento delle condizioni di disagio conclamate dalla storia della città”.
Un dato su tutti. All’espansione urbanistica e dei centri commerciali – si legge nel documento redatto da MCL – non è conseguito: un aumento dei servizi pubblici comunali, una politica attenta al problema parcheggi, una rete adeguata della viabilità su cui smistare il traffico urbano e del trasporto di merce. Sullo sfondo, il Piano straordinario Messina 2020 pensato in astratto dall’amministrazione in continuità con il progetto del Ponte che Mcl ritiene invece di dover concretizzare per dare a Messina una vision infrastrutturale che consenta ai messinesi di vivere la città e non di subirla. Queste le proposte emerse dall’assemblea: liberare almeno l’arteria stradale principale su cui si riversano le colonne di macchine, sia in senso nord-sud, sia all’altezza dell’uscita dello svincolo di S. Filippo, introducendo il senso unico di marcia almeno per la via Marco Polo, garantendo così maggiore fluidità al traffico commerciale; sollecitare l’amministrazione comunale nel garantire l’aumento di corse dei mezzi pubblici sia verso il centro che verso i villaggi adiacenti o, in alternativa, caratterizzare i mezzi Atm quale connessione con la parte a monte e i villaggi, lasciando alla metroferrovia i tratti di collegamento longitudinali; costituzione di un “comitato civico” come prospettato dagli intervenuti. Il presidente del Consiglio comunale, Giuseppe Previti, ha sottolineato come movimenti e associazioni debbano farsi carico dei problemi della comunità e insistere per risolverli ma sempre con l’aiuto dei cittadini e dando voce a chi i disagi li vive quotidianamente. Il deputato regionale Fortunato Romano – invitato nella qualità di ex assessore alla Protezione civile di Messina – il vicepresidente del IV quartiere Piero Caliri e il consigliere circoscrizionale Pasquale Currò, hanno sollecitato Mcl a favorire processi di aggregazione civica che uniscano i quartieri e realizzino “la città intesa come comunità di persone e non di utenze o numeri”. Di grande importanza il saluto portato al Movimento del parroco Don Giovanni Tomaso, il quale ha rinnovato la propria disponibilità ad ospitare altri incontri che abbiano a cuore le comunità più distanti “dal cosiddetto Palazzo”.
“Serve un movimento civico che unisca la città e il proliferare i comitati civici nei quartiere è testimonianza positiva della voglia di partecipazione alle scelte della città”- afferma il consigliere Caliri della IV Circoscrizione, al quale ha fatto eco il consigliere della III Currò, il quale ha portato ad esempio l’opera di sensibilizzazione alle tematiche del dissesto idrogeologico operata nel rione Gescal-San Giovannello, anche grazie all’intervento dell’allora assessore al Comune Fortunato Romano. Romano, rispondendo alle domande emerse in tema di tutela ambientale, viabilità e protezione civile, si è reso disponibile per altri incontri sul tema, facendo un appello ad altri gruppi e movimenti spontanei di liberi cittadini per meglio adoperarsi sul territorio, anche per lavorare su ciò che resta della deludente amministrazione Buzzanca.
Bottaro, a conclusione dell’incontro, ha declinato il ruolo che il Movimento Cristiano Lavoratori, vuole portare in dote alla città, sia come presenza ecclesiale, sia come movimento di animazione politica che genera opinioni e dibattito, “noi portiamo un segnale differente, perché la battaglia per avere il lavoro è un diritto – sottolinea il presidente Mcl – ma fare contestualmente politica diventa un dovere”.