Sarà il primo gruppo consiliare della Lega in una Città Metropolitana siciliana e la notizia avrà sicuramente strascichi.
L’ufficializzazione dell’adesione del candidato sindaco alle amministrative Dino Bramanti e del suo gruppo alla Lega è avvenuta nel giorno della prevista visita del vice premier Salvini a Messina e Furci. Anche il gruppo consiliare cambierà nome, da “Bramanti sindaco” a quello appunto della Lega. Insieme al direttore scientifico dell’Irccs, eletto in consiglio comunale poiché arrivato al ballottaggio, passano alla Lega anche i tre consiglieri della lista: Salvatore Serra; Giovanni Scavello e Giovanni Caruso che, così, vanno a costituire il gruppo consiliare del Carroccio in riva allo Stretto: il primo in una città metropolitana siciliana. Resta fuori il quarto eletto nella lista Bramanti sindaco, ovvero Salvatore Sorbello, che nelle scorse settimane, poco dopo l’elezione in Consiglio. aveva ufficializzato il passaggio al gruppo misto. Nella Quarta Circoscrizione, invece, aderisce il consigliere di quartiere Giuseppe Cucinotta.
Alla cena dei “salviniani” a Furci tra i presenti c’è anche l’ex assessore regionale Nino Beninati, che alle amministrative ha sostenuto lo stesso Bramanti.
“E’ una decisione che abbiamo maturato insieme ai miei colleghi dopo una serie di riunioni e incontri con i responsabili regionali e provinciali degli enti locali della Lega, rispettivamente Fabio Cantarella e Matteo Francilia – spiega Bramanti – e che mi permetterà di mettere ancora più a servizio le mie conoscenze professionali a livello nazionale nella Lega e, sul mio territorio, al Comune. Ho preso questa decisione dopo aver apprezzato la grande stima nei miei confronti, all’interno del partito che fa riferimento all’attuale ministro dell’Interno”.
Sembra che comunque le trattative per il passaggio alla Lega abbiano avuto anche tappe romane. L’esito del primo turno, con la differenza tra i consensi presi dal candidato sindaco Bramanti e quelli delle liste che lo sostenevano, ma ancora più quanto accaduto al ballottaggio (con tradimenti e addii più o meno palesi), hanno raffreddato quei rapporti con parte del centro destra che avevano portato alla candidatura.
Vi è da aggiungere che anche all’Ars e soprattutto all’interno del governo regionale i movimenti sono tanti e anche dopo la partecipazione del governatore Musumeci all’incontro di Pontida, con tanto di intervento dal palco, abbia aperto una serie di piccoli e grandi “terremoti” che non sono ancora finiti.
La Lega deve costruire una base più forte nell’isola e sia Salvini che il commissario che da tempo tiene le fila in Sicilia preferiscono guardare a nuovi ingressi piuttosto che a personaggi più navigati provienenti da altri partiti.
“Bramanti – si legge in una nota del coordinamento enti locali dei 'salviniani' – è professore ordinario di Scienze tecniche mediche applicate e direttore scientifico dell’Irccs ‘Centro Neurolesi “Bonino Pulejo’ ed è, tra l’altro, componente del Consiglio superiore della Sanità. Un professionista nel suo settore di grande prestigio nazionale e un uomo di profonde qualità umane – continua – che, di certo, rappresenta un valore aggiunto e saprà dare un contributo importante in politica a cominciare da temi delicati per il nostro Paese, quali quello sanitario e delle innovazioni tecnologiche. Il professore è, infine, una risorsa indispensabile per Messina, dove da decenni opera con profitto e grandi risultati”, conclude la nota.
Lo strappo all’interno della coalizione di centro destra delle amministrative sicuramente guarda avanti, alle prossime competizioni elettorali e dimostra da parte di Bramanti la volontà di smarcarsi da qualsiasi big e primogenitura e di voler invece costruirsi una sua propria forza politica.
Rosaria Brancato