E' stata la mancanza di biglietti a scatenare l'ira violenta di due passeggeri contro il Capotreno del convoglio Messina-Milazzo, partito dalla Stazione Centrale alle 10.15, in prossimità della fermata alla Stazione di Spadafora. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, il Capotreno avrebbe dapprima chiesto ai due sconosciuti di mostrare i loro regolari biglietti e poi, notando che ne erano privi, di fornire le loro generalità. Da qui la lite. I due passeggeri infatti, rifiutandosi di dire nomi e cognomi, hanno iniziato una discussione che è ben presto degenerata in colluttazione ed accoltellamento. Dopo aver estratto un'arma da taglio, uno dei due ha difatti colpito il malcapitato all'altezza della scapola. Poi, non appena il treno si è fermato alla stazione, entrambi sono fuggiti facendo perdere le loro tracce.
La vittima è Riccardo Caristi, 41 anni, capotreno e Segretario provinciale dell'Or.S.A, subito soccorso e trasportato al vicino Ospedale di Milazzo. Le sue condizioni, secondo quanto dichiarato dai medici, non sono gravi e l'uomo non corre pericolo di vita, anche se rimane in prognosi riservata e sotto stretta osservazione. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Milazzo, guidati dal Capitano Antonio Ruotolo, che hanno avviato le prime indagini ed ascoltato le testimonianze dei presenti. A loro il compito di ricostruire l'intera sequenza del triste fatto e dare un nome ed un volto ai due aggressori.
SOLIDARIETA'. "Colgo l’occasione per porgere un augurio di pronta guarigione al Capotreno Riccardo – ha dichiarato Giosuè Malaponti, Presidente del Comitato Pendolari Sicilani Ciufer – e per condannare espressamente tali atti gravi nei confronti di tutto il personale di bordo di Trenitalia che svolge il proprio lavoro con correttezza e cortesia nei confronti di tutta l’utenza che giornalmente viaggia in treno. Negli ultimi mesi si stanno verificando, sempre più frequenti, atti di sconsideratezza nei confronti del personale viaggiante di Trenitalia, uno degli ultimi episodi gravi, nel mese di maggio con l’aggressione ad una donna capotreno a Cefalù. Abbiamo più volte proposto, noi del comitato, negli incontri con la direzione di Trenitalia e con la Regione Sicilia-Dipartimento trasporto ferroviario, di valutare la possibilità di concerto con il dirigente del Compartimento della Polfer, di programmare sui treni un servizio di scorta in borghese specie su quelli ritenuti a rischio. Tale servizio, secondo noi, se realizzato potrebbe servire in molti casi come deterrente, volto a scoraggiare i malintenzionati sapendo che a bordo dei treni possano esserci degli agenti in borghese".
"Condanniamo fermamente tale vile atto – ha dichiarato Giacomo Fazio, anche lui del Comitato Pendolari Sicilia Ciufer– e ricordiamo che i Capitreno svolgono quotidianamente un difficile lavoro anche di mediazione, a volte tra l'esasperazione dei passeggeri per i costanti disservizi e l'azienda. Nessun disservizio può però giustificare il ricorso alla violenza. Siamo fiduciosi che la giustizia appuri i fatti e che l'aggressore abbia la giusta pena. Quello che ci preme maggiormente è stare vicini al Capotreno e alla famiglia, augurandogli un pronta e completa guarigione".
Solidarietà anche da parte del Sindacato OR.S.A. Sicilia che in una nota dichiara come non sia "la prima volta che l’OR.S.A. si trova costretta a denunciare simili viltà nei confronti dei lavoratori dei trasporti giornalmente esposti a rischio di vita, isolati nei convogli e costretti a fronteggiare l’escalation di violenza stigmatizzata da questo sindacato anche con azioni di sciopero. Casi analoghi si sono recentemente verificati anche nel Trasporto Pubblico Locale ed hanno coinvolto lavoratori dell’ATM, pertanto, è improcrastinabile una seria programmazione di interventi per la tutela della sicurezza di questa tipologia di lavoratori, costantemente esposti alle reazioni impreviste di gente senza scrupoli in un ambito di assoluto isolamento". Il Sindacato, nel ringraziare i vertici locali e nazionali di Ferrovie e Trenitalia per l’immediato interessamento sulle condizioni della vittima, "auspica un fattivo intervento dell’azienda a tutela dell’incolumità dei lavoratori. Gli associati all’OR.S.A. TUTTI, sono vicini a Riccardo ed alla sua famiglia e conoscendo la tenacia del Segretario confidano in una pronta e totale guarigione".
Solidarietà anche da parte dei deputati nazionali Francesco D'Uva, Movimento 5 Stelle, e Vincenzo Garofalo, Nuovo Centro Destra. "Un gesto – ha dichiarato D'Uva – che mette in luce come sia diventato pericoloso (paradossalmente) svolgere onestamente il proprio lavoro e far rispettare quelle che dovrebbero essere le regole basilari di civiltà, ad esempio l'acquisto di un regolare biglietto. Non è la prima volta che, proprio sui mezzi di trasporto, i controllori ed il personale si ritrovino vittime di violenze e minacce da parte dei passeggeri. Atti vili nei confronti di chi, ogni giorno, lavora con pazienza, serietà, onestà". Garofalo ha invece posto l'attenzione sulla questione sicurezza. "Quando parliamo di sicurezza sul posto di lavoro dobbiamo intenderlo in un'accezione ben più ampia rispetto a quanto non si sia abituati a fare – ha dichiarato il deputato NcD – e purtroppo quello che è accaduto quest'oggi non rappresenta un caso isolato e lo stesso Caristi pare avesse più volte denunciato la mancanza di sicurezza sui treni, nel merito della sua attività di sindacalista. I furti e le aggressioni sui convogli ferroviari sono aumentatI esponenzialmente: si pensi che nel nostro Paese, il numero degli attacchi o minacce gravi contro il personale in servizio, nei primi sette mesi del 2014 è raddoppiato rispetto al dato complessivo dell'anno precedente. È essenziale intervenire nell'interesse dei lavoratori che,con serietà e impegno, rivestono il proprio ruolo e dei viaggiatori che vanno immancabilmente tutelati. Questi dati allarmano e indignano, al contempo ma di certo non possono essere ignorati e un intervento deciso deve essere previsto, in tempi brevi".
Ultimo aggiornamento ore 22.00