Il presidente del Collegio dei revisori dei conti, Dario Zaccone, si è dimesso. La lettera di dimissioni è arrivata intorno alle 10 di stamattina sulla scrivania della Presidenza del Consiglio comunale insieme al parere sulla quinta versione del bilancio di previsione 2015.
Ecco il contenuto della missiva inviata per conoscenza anche al sindaco Renato Accorinti:
«Gentile Presidente del Consiglio Comunale, Gentili colleghi revisori,
avendo completato le attività di controllo della documentazione sottoposta al Collegio, per il cui assolvimento si è reso necessario il ritiro delle mie dimissioni trasmesse il 23.02.15, con la presente, permanendo le ragioni che al tempo mi indussero a proporle , rassegno le mie irrevocabili dimissioni dalla carica di Presidente del Collegio dei Revisori del Comune di Messina, e pertanto a fara data da oggi, occorrerà tenere conto del periodo di preavviso previsto dalla norma».
Come ricorda lui stesso, Zaccone aveva già rassegnato le proprie dimissioni a febbraio scorso (vedi qui) , ma le aveva successivamente ritirate per non paralizzare l’attività dell’intero Collegio di revisione in un momento particolarmente delicato per il Comune di Messina, ai tempi ancora alle prese anche con il riaccertamento straordinario dei residui attivi e passivi oltre che con il bilancio di prevsione 2015 .
La scelta compiuta oggi è stata sicuramente condizionata dal clima di sospetti e veleni che si è creato attorno al presidente Zaccone, prima accusato in conferenza stampa dal sindaco Renato Accorinti e dall’assessore Luca Eller di «fare giochetti» e «cercare il pelo nell’uovo», poi persino additato dall’ex assessore Tonino Perna come l’esecutore materiale di un complotto ordito da Genovese per «affossare» la giunta Accorinti. Sullo sfondo ci sono inoltre anche le incomprensioni, per voler usare un eufemismo, con il capo dell’area finanziaria di Palazzo Zanca, Antonino Cama, in difesa del quale solo qualche giorno fa è intervenuto con una nota molto dura il sindaco Accorinti (vedi qui), che ha voluto pubblicamente bacchettare i revisori.
A poche ore dalle dimissioni di Zaccone, a palazzo Zanca cominciano a circolare voci secondi cui nei prossimi giorni potrebbero dimettersi anche Zingales e Basile.
La nomina dei componenti del Collegio dei revisori avverrebbe a quel punto con le nuove regole fissate dalla Legge di stabiltà 2016 della Regione, e cioè tramite sorteggio e non più con elezioni diretta in Consiglio comunale (vedi qui). In ogni caso prima che le dimissioni di Zaccone diventino effettive dovranno trascorrere i 45 giorni di preavviso previsti dalla legge.
Danila La Torre