MESSINA – Commissariare i lavori per il porto di Tremestieri. Lo chiedono in un emendamento sei deputati leghisti. Si tratta della conversione in legge di un decreto in tema di “Disposizioni urgenti per le infrastrutture e gli investimenti di interesse strategico, per il processo penale e in materia di sport”. E i parlamentari Carrà, Furgiuele, Benvenuto, Bof, Montemagni e Zinzi propongono un commissario straordinario, che di fatto toglierebbe ogni ruolo al Comune di Messina. Il motivo? “Garantire la celere realizzazione della piattaforma logistica intermodale con annesso scalo portuale del porto di Tremestieri”.
Si legge nell’emendamento: “Con decreto del presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti (Matteo Salvini, n.d.r.), di concerto con il ministro dell’Economia e delle Finanze, da adottare entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, è nominato un commissario straordinario (…). Quest’ultimo entro sessanta giorni dall’adozione del decreto di nomina invia al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e al ministero dell’economia e delle finanze un cronoprogramma aggiornato dell’intervento. Al commissario straordinario non spettano compensi, gettoni di presenza, rimborsi di spese o altri emolumenti comunque denominati. Il Commissario straordinario può avvalersi, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, delle strutture delle amministrazioni territoriali interessate”.
Lo scorso 30 gennaio è stata definita la cessione del ramo d’azienda dalla veneziana “Coedmar” alla messinese “Bruno Teodoro”. Sono serviti altri quattro mesi per perfezionare l’iter e poi è avvenuta la conclusione con la firma da parte del sindaco Federico Basile, del vice Salvatore Mondello, e del direttore tecnico dell’impresa, Giuseppe Buzzanca.
I lavori erano stati consegnati una prima volta a novembre 2018 e sarebbero dovuti durare due anni e quattro mesi, quindi concludersi a marzo 2021. Si sono fermati a maggio 2022, invece, con una percentuale di realizzazione del 26%. Ha più volte sottolineato il sindaco: “Ci sono volute azioni con i vari enti per reperire i fondi. Ricordiamo che il Comune è stazione appaltante senza portafoglio. Mi auguro che entro fine mandato (cioè entro i prossimi tre anni, n.d.r.) i lavori siano completati”.
Un’attesa infinita, insomma. E Basile ha spesso sottolineato che la strada del commissariamento non era la soluzione. Oggi l’emendamento leghista, in un’ottica politica, potrebbe essere letto come un attacco proprio al primo cittadino, esautorandolo. Da tempo le polemiche tra il senatore Germanà e il sindaco Basile, ex alleati, sono all’ordine del giorno. Di certo il commissariamento avrebbe avuto un senso maggiore in un’altra fase, quando la situazione non si sbloccava, o in caso di paralisi.
“Nonostante il sensibile ritardo con il quale si è assunta questa importante decisione e al netto della “faida politica” che presumibilmente ha portato a questa tardiva decisione, si tratta di una soluzione che, da oltre due anni, proprio la Uil messinese, in maniera solitaria, lanciò pubblicamente proponendola alla rappresentanza parlamentare e, più in generale, alla classe politica espressioni del territorio”. Così Ivan Tripodi, segretario generale della Uil Messina, Pasquale De Vardo, segretario generale Feneal Uil Tirrenica, e Nino Di Mento, segretario generale Uil Trasporti.
“Si tratta di una proposta che, sull’esempio di quanto avvenuto nella ricostruzione del ponte Morandi di Genova, mirava a sbloccare i lavori per la costruzione di un’opera che si erano fermati e impantanati con i concreti rischi di realizzare l’ennesima opera incompiuta. Pertanto, la decisione parlamentare fa piena giustizia nei confronti di coloro i quali, responsabili unici del disastro odierno di Tremestieri, avevano ironizzato e derubricato la nostra proposta come inutile e irrealizzabile. Pertanto, auspichiamo che, a strettissimo giro, si proceda alla nomina di un commissario straordinario competente ed all’altezza della sfida epocale. È indispensabile una figura che si apra e discuta con la città e, contestualmente, che si confronti con le forze sociali al fine di dare risposte concrete sul piano occupazionale attraverso il pieno coinvolgimento delle maestranze del nostro territorio. La nomina del commissario straordinario non consente più alibi a nessuno. Il tempo delle parole è finito e Messina, stanca di questa patetica telenovela, pretende che il porto di Tremestieri venga realmente ultimato nei 24 mesi annunciati al fine di ripensare il suo assetto urbanistico, a partire dal waterfront”.
“Con il decreto Infrastrutture, in discussione alla Camera dei deputati, arriva una decisione che Messina attendeva da anni”. Lo dice la deputata Matilde Siracusano. Vengono premiati anni di battaglie, di lavori parlamentari, di interlocuzioni con il Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti: un’attività che ho portato avanti per il bene della mia città e con il supporto del mio partito, Forza Italia.Il provvedimento, sul quale il governo porrà la questione di fiducia, verrà approvato nelle prossime ore: il commissariamento imprimerà uno sprint decisivo ed un’accelerazione indispensabile per riprendere i lavori di quest’opera e per concluderli nel più breve tempo possibile.Già negli scorsi mesi il Mit – e per questo ringrazio il ministro Salvini e il sottosegretario Ferrante – aveva riconosciuto il porto di Tremestieri come opera strategica e – a valle di un tavolo tecnico con Comune di Messina, Regione Siciliana e Autorità Portuale – aveva stanziato i 42 milioni di euro necessari per la realizzazione di questa infrastruttura.Adesso, con la decisione di commissariare le opere, arriva un’altra positiva accelerazione per la città di Messina e per tutta la Sicilia orientale”.