MESSINA – Sul territorio regionale della Sicilia sono presenti differenti strutture aeroportuali, sia civili che militari, come gli aeroporti Falcone Borsellino di Palermo, Fontanarossa di Catania, Sigonella, Trapani Birgi e Comiso, oltre che gli aeroporti della regione Calabria (Lamezia Terme e Reggio Calabria) che risultano interessati dalle ceneri vulcaniche immesse in atmosfera dalle eruzioni dei vulcani Etna e Stromboli.
A questo riguardo si è svolto un incontro tra l’Università degli Studi di Messina e l’Aeronautica Militare. Partendo dalla presenza di ceneri vulcaniche sulle rotte di volo degli aeromobili ed il suo deposito sul sedime aeroportuale, che provoca disagi a voli e infrastrutture e, talvolta, la chiusura degli aeroporti e delle infrastrutture interessate, si è pensato ad una soluzione.
I due soggetti protagonisti hanno concluso che diventa fondamentale fornire informazioni utili al controllo del traffico aereo, al fine di mitigare il rischio che i velivoli, in volo e in fase di atterraggio o decollo, possano impattare le nubi vulcaniche immesse in atmosfera durante gli eventi parossistici. Per questo si pensa ad una collaborazione tra l’Osservatorio Sismologico dell’Unime il Teleposto Meteorologico dell’Areonautica Militare.
Proprio al Teleposto Meteorologico dell’Aeronautica Militare, in Viale Regina Margherita, c’è stato l’incontro ufficiale a cui hanno partecipato rappresentanti dell’Aeronautica militare, il comandante del 41° Stormo Antisom e dell’Aeroporto di Sigonella, colonnello Pil. Howard Lee Rivera, il tenente colonnello Francesco Messina, il tenente colonnello Franco Colombo, il maresciallo Giovanni Capodivento, il Maresciallo Renato Cancelliere ed altri funzionari dell’Aeronautica militare.
Per l’Università degli Studi di Messina, erano presenti il professore Salvatore Magazù, coordinatore del gruppo di ricerca in Fisica ambientale operante in seno al Dipartimento di Scienze Matematiche e Informatiche, Scienze Fisiche e Scienze della Terra (Mift), la professoressa Luigia Puccio, il professore Antonio Teramo, il professore Fabio Todesco, la professoressa Maria Teresa Caccamo, la dottoressa Domenica De Domenico, e i dottori Giuseppe Castorina, Antonino Marino e Agostino Semprebello.
In ragione della ampia comunanza di intenti e della complementarietà degli approcci e dei dati disponibili ai due Enti, l’obiettivo dell’incontro era quello di discutere e predisporre un accordo di collaborazione tra i due Enti, anche in relazione alla vicinanza logistica tra il Teleposto Meteorologico dell’Aeronautica Militare di Messina e l’Osservatorio Sismologico dell’Ateneo peloritano presso i quali si svolgono attività di monitoraggio ambientale di interesse scientifico e applicativo che sono reputati strategici per tutto il territorio regionale.
In particolare, nel corso dell’incontro si è discusso sull’impiego di catene modellistiche ad alta risoluzione spaziale e temporale, appositamente ottimizzate per il territorio regionale siciliano, sul trasporto in quota e sulla deposizione al suolo di ceneri vulcaniche immesse in atmosfera a seguito degli eventi parossistici registrati nei comprensori vulcanici siciliani.
In chiusura il Comandante del 41° Stormo Antisom e dell’Aeroporto di Sigonella, Colonnello Pil. Howard Lee Rivera, ha consegnato al professore Salvatore Magazzù, il Calendario 2022 dell’Aeronautica Militare, calendario che si inserisce nel percorso che porterà la Forza Armata a festeggiare, il 28 marzo 2023, i suoi primi cento anni di vita.