C’è anche l’ Università di Messina dietro il sorprendente record Offshore Endurance,
il primato di velocità su un percorso di 19,50 miglia nautiche realizzato in 11 minuti e 45 secondi, conquistato, domenica scorsa nelle acque di Crotone, dal messinese Maurizio Schepici a bordo di Tommy One.
I supertecnologici materiali della barca Tommy One, a base di fibra di carbonio e kevlar, sono stati infatti testati e certificati nel laboratorio di strutture navali di Ingegneria diretto dal Prorettore prof. Eugenio Guglielmino.
Il prof. Filippo Cucinotta e l’ing. Felice Sfravara nell’ambito della convenzione siglata dal nostro Ateneo con la UIM, Federazione mondiale della Motonautica, effettuano infatti ormai da diverso tempo test meccanici e simulativi per sviluppare e certificare materiali sempre più prestanti e sicuri per queste competizioni.
“E’ sempre sorprendente ed emozionante – ha dichiarato il prof. Guglielmino – dal momento che passano per il nostro laboratorio materiali provenienti da tutto il mondo, dagli Emirati agli Stati Uniti, dall’Australia al nord Europa, accorgersi che il primato mondiale lo si ha dietro l’angolo, a due passi da casa. Oggi la città ha l’occasione di stringersi, ancora una volta, a fianco di un suo campione, con l’orgoglio e la passione che merita”.