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UniMe parte civile nell’udienza su Cuzzocrea e Bonanno

MESSINA – Il Cda dell’Università di Messina ha deciso. UniMe si costituisce parte civile nel procedimento sulla gestione degli appalti che vede indagati l’ex rettore Salvatore Cuzzocrea e l’attuale direttore generale Francesco Bonanno. Una decisione presa proprio un anno dopo le sue dimissioni da rettore. La rettrice Giovanna Spatari lo aveva anticipato nel periodo della candidatura: “Le istituzioni e la loro tutela devono avere la priorità”.

L’udienza il 6 novembre per la gestione degli appalti UniMe

L’udienza preliminare è stata fissata per il 6 novembre. Turbativa d’asta e falso del pubblico ufficiale in concorso sono i reati ipotizzati dalla Procura di Messina per otto indagati nell’ambito dell’inchiesta sui rilievi mossi dall’Anac, Autorità nazionale anticorruzione, per la gestione degli appalti dell’Università di Messina. L’indagine è ora sottoposta alla valutazione del giudice per le indagini preliminari. Il Gup dovrà stabilire se si tratta di ipotesi di reato che meritano il vaglio processuale, come chiesto dalla Procura, o se le ipotesi d’accusa vanno archiviate.

Indagati sono l’ex rettore Cuzzocrea, il direttore generale Bonanno, il cui incarico è in scadenza, e gli imprenditori Daniele Zenna, Raffaele Olivo, Giuseppe Cianciolo, Santo Franco, Michelangelo Geraci e Rosaria Ricciardello.

Gli appalti sotto inchiesta riguardano l’efficientamento energetico del patrimonio immobiliare dell’Ateneo (10 milioni); il restauro conservativo dei prospetti e la riqualificazione del patrimonio immobiliare universitario (7,8 milioni); la riconversione delle residenze universitarie in due plessi dell’Università (uno 9,4, l’altro 8,4 milioni).

Le interrogazioni del Pd e di Alleanza Verdi e Sinistra

Nel gennaio 2022 c’era stata un’interrogazione parlamentare del Partito democratico, presentata dal deputato Umberto Del Basso De Caro. Nel dicembre 2023, invece, in un’altra interrogazione parlamentare, i deputati Angelo Bonelli (Alleanza Verdi e Sinistra), Elisabetta Piccolotti (Sinistra italiana) e Filiberto Zaratti (capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra nella commissione Affari costituzionali) hanno sollevato pure il tema dei rilievi dell’Anac. In primo piano la delibera di sei affidamenti diretti di lavori pubblici e forniture di beni e servizi per un ammontare complessivo di euro 37.524.914,70.

Hanno sostenuto i parlamentari: “Nello specifico, veniva riscontrato che gli affidamenti operati dalla stazione appaltante risultano censurabili in ragione dell’assenza delle ragioni di urgenza derivanti dall’emergenza sanitaria e dal mancato rispetto dei principi di trasparenza, libera concorrenza e non discriminazione”. Accuse respinte al mittente dall’allora rettore, che ha sempre rivendicato la regolarità delle operazioni.

Il caso rimborsi

Un’altra vicenda, con al centro l’Università, riguarda i rimborsi. Un tema sollevato da Paolo Todaro, componente del Senato accademico e segretario di Gilda Unams Università, con esposto alla Procura di Messina, alla Corte dei Conti e all’Anac. “Tutto regolare”, ha ribadito l’ex rettore. La discovery della magistratura è ancora in corso.

Salvatore Cuzzocrea, primo sostenitore della candidatura di Giovanna Spatari a rettrice, è oggi consigliere della ministra dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini.