MESSINA – Una lettera aperta alla rettrice di UniMe Giovanna Spatari, firmata Paolo Todaro, in qualità di segretario Fgu Gilda Università. Il sindacalista esprime la sua preoccupazione “in merito alla gestione delle nomine dei nuovi amministratori delle due partecipate della nostra Università” E “oltretutto mi lascia particolarmente colpito che, tutto ciò avvenga nel totale silenzio dell’intera comunità accademica”. Todaro avrebbe preferito una “netta discontinuità con il passato”.
Rileva l’esponente del Senato accademico, in passato all’attacco del precedente rettore Cuzzocrea: “La mia preoccupazione principale riguarda però la gestione amministrativa della nostra Università nel processo che ha condotto alle nomine delle partecipate. Vorrei capire, per esempio, chi ha gestito la Ssd Unime dal 14 giugno, data di decadenza degli amministratori, fino al 7 agosto, giorno in cui è stato nominato il nuovo Consiglio di amministrazione”.
E ancora: “Desidero esprimere inoltre, la mia disapprovazione rispetto agli avvisi riguardanti la Uni.Lav., la cui impostazione è stata a mio avviso, piuttosto discutibile. Non si è tenuto conto delle differenze strutturali tra la Ssd Unime, con unico socio, e la Unilav, caratterizzata dalla presenza di due soci (l’Università e l’Aou Martino), le cui nomine spettano all’Assemblea dei soci, come previsto dallo statuto.
Non ho apprezzato neppure una sua recente affermazione riguardante l’apertura dell’Università a professionisti esterni della nostra città”. E richiama l’attenzione su un possibile conflitto d’interessi che riguarderebbe il futuro presidente di Unilav. Nel caso specifico, sono stati nominati Bruno Cilento, riconfermato, e gli avvocati Santi Delia e Francesca Starvaggi.