Il Gaudeamus igitur e l’Inno Nazionale hanno aperto l’anno accademico 2014-2015 dell’Università di Messina. Applausi per il Coro d’Ateneo, coordinato da Giulio e Umberto Arena. Aula Magna gremita, tanto che era stata prevista l’installazione di tre maxischermi allestiti nell’atrio del Rettorato, nell’Aula Cannizzaro e nella Sala dell’Accademia Peloritana.
Assente il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio, Graziano Del Rio, impegnato a Genova, dopo gli eventi alluvionali degli scorsi giorni, era invece presente il sottosegretario alle Politiche Agricole e Forestali, Giuseppe Castiglione, oltre all’ex rettore ed ex presidente della Corte Costituzionale, Gaetano Silvestri, l’arcivescovo Calogero La Piana, il sindaco Renato Accorinti, il suo vice Guido Signorino, il presidente dell’Udc, Giampiero D’Alia, la deputazione regionale messinese e i due neo assessori regionali Maurizio Croce e Giovanni Pizzo.
Tanti anche i docenti, gli impiegati e gli studenti. Una decina di giovani, all’esterno, hanno attuato una protesta con tanto di cartelli inneggianti alla rivolta contro “chi semina tasse, tagli e manganelli” e contro le difficoltà per ottenere le borse di studio.
All’interno, contemporaneamente, il rettore Pietro Navarra esprimeva opinioni di tutt’altro tenore. “Puntare sulle giovani generazioni – ha detto – non è solo la missione delle università, ma è la chiave di volta per la crescita dell’intero Paese. La formazione, cartina di tornasole del grado di civiltà e del patrimonio di conoscenze e ‘saperi’ di una comunità, costituisce, infatti, lo strumento principale di valorizzazione delle attitudini e delle capacità delle persone e le rende al tempo stesso libere e in grado di essere il centro dello sviluppo di una società. Se l’Italia vuole superare il momento difficile di crisi economica e sociale in cui versa, dunque, deve puntare con più convinzione di quanto non stia già facendo sulle persone attraverso un più cospicuo investimento in capitale umano. Tuttavia, ciò è possibile se sono soddisfatte due importanti condizioni: attribuire il giusto valore alla conoscenza e al merito e reperire le risorse economiche da investire”.
Nel corso del suo intervento, Navarra ha lanciato un attacco contro le università telematiche “dove spesso non ci sono gli standard minimi di professionalità” e poi rivolto un pensiero a Luigi Michaud, il giovane ricercatore dell’Ateneo peloritano che a gennaio scorso ha perso la vita mentre svolgeva la sua attività di ricerca. “Un appassionato del suo lavoro – ha detto il Rettore – che rimane per tutti noi un indimenticabile esempio di serietà, impegno e dedizione”.
Focus anche sulla riforma dell’offerta didattica, la rimodulazione dell’assetto organizzativo dell’amministrazione e la revisione dello statuto.
“Organizzazione, risparmio, modernizzazione e semplificazione” sono invece le parole d’ordine del direttore generale dell’Ateneo, il prof. Francesco De Domenico, che ha sottolineato gli obiettivi strategici principali quali “l’incentivazione della trasparenza e la promozione della legalità gli obiettivi strategici principali; l’interazione con il territorio e la progettazione del futuro le leve per il cambiamento e l’innovazione”.
Il prof. De Domenico (da quando è stata istituita questa figura, è stato il primo dg a partecipare a un’inaugurazione dell’Anno Accademico) ha poi illustrato le innovazioni di processo di cui l’ Ateneo ha inteso avvalersi per la realizzazione dell’azione di modernizzazione e semplificazione. Tra queste, la protocollazione e gestione documentale informatizzata, la firma digitale e verbalizzazione on line degli esami, il sistema di misurazione delle performance e la trasparenza e prevenzione della corruzione.
Occhio anche all’interazione col territorio. “Insieme alla Soprintendenza e alla Biblioteca Regionale – ha ricordato De Francesco -, si sta realizzando nel plesso centrale una Biblioteca che consentirà di rendere fruibile l’imponente e pregevole patrimonio librario regionale e universitario di oltre un milione di volumi. Nel contempo, l’accordo prevede il recupero, dopo tanti anni, dello storico edificio della ex Biblioteca Regionale, dove sono già iniziati i lavori di ristrutturazione”. Fiore all’occhiello anche la Facoltà di Veterinaria, unica da Napoli in giù: “Attraverso il trasferimento nei locali universitari dell’intero Dipartimento veterinario dell’Asp, si costituirà un unico polo dei servizi veterinari a beneficio dell’Università e un centro di riferimento interregionale”.
Sono intervenuti, infine, Maurizio Fallico, in rappresentanza del personale tecnico-amministrativo e Dario Agnello, in rappresentanza degli studenti. La Prolusione ai corsi è stata tenuta dal prof. Walter Distaso, ordinario del Dipartimento di Scienze Economiche, Aziendali, Ambientali e Metodologie Quantitative che ha analizzato le cause, i modelli e i rimedi della attuale crisi finanziaria che scoppiata nel settembre 2008 ha prodotto effetti devastanti per l’economia mondiale.