università

“Università di Messina, un sistema di potere che investe l’intera città”

MESSINA – “La sensazione è di essere davanti ad un sistema di potere che dall’Università di Messina si dipana sull’intera città. Anche per questo preoccupa il silenzio dell’amministrazione comunale e, in generale, delle istituzioni. Quello a cui ci troviamo di fronte è un sistema di potere che riguarda carriere e appalti. Che va scardinato perché chiaramente inquinante tanto della vita accademica, quanto della cosa pubblica in generale”. Il segretario regionale del Partito democratico Sicilia, Anthony Barbagallo, interviene sul caso Cuzzocrea, il rettore dell’Università di Messina dimessosi di recente.

A lasciare il segno Il caso dei rimborsi milionari, sollevato dal componente del Senato accademico Paolo Todaro, e dei 14 pagamenti effettuati alla Divaga Srl. Si tratta di una società agricola siciliana che appartiene all’80 per cento al rettore e il 20% alla moglie Valentina Malvagni, con amministratrice unica la madre di Cuzzocrea, Maria Eugenia Salvo. “Tutto regolare. Sono certo che si sia proceduto in conformità ai principi di economicità e trasparenza”, ha precisato lo stesso Salvatore Cuzzocrea, che ha parlato di “macchina del fango” contro di lui.

“Non basterà il semplice ricambio dei vertici dell’Università messinese – afferma Barbagallo – se non si andrà a recidere definitivamente una modalità che, a leggere la stampa, riguarda poco la vita accademica e molto il potere”.

Anche di questo argomento il segretario regionale discuterà sabato pomeriggio in piazza Duomo dove è prevista la sua presenza nell’ambito della Festa provinciale dell’Unità di Messina.